2 Giu 2013
La Basilica romana di SANTA MARIA MAGGIORE e la “Leggenda della Neve” >>
(riverflash) – Di tutte le grandi Basiliche romane, Santa Maria Maggiore è quella in cui diversi stili architettonici si fondono in modo più armonioso. Le colonne e le tre navate risalgono al V secolo. Il pavimento cosmatesco in marmo e il delizioso campanile romanico, con i suoi tondi in ceramica blu, sono medievali.
Durante il Rinascimento fu realizzato il soffitto a cassettoni e in epoca barocca le due cupole e gli imponenti prospetti. I mosaici della basilica sono famosissimi. Le scene bibliche della navata e gli stupendi mosaici sull’arco trionfale risalgono al V secolo. Tra i capolavori medievali, un Cristo sul trono del XIII secolo.
Nel 352 papa Liberio sognò la Madonna che gli ordinava di costruire una chiesa laddove avesse trovato la neve. Quando la mattina del 5 agosto, nel mezzo di una torrida estate romana, nevicò sull’Esquilino, il papa ubbidì. Il miracolo della neve viene ricordato ogni anno in una funzione durante la quale petali bianchi vengono fatti cadere dal soffitto di Santa Maria Maggiore. All’inizio venivano usate rose, ma oggi i petali sono generalmente di dalie.
All’interno della Basilica è possibile vedere: la Cappella Sistina, realizzata per papa Sisto V da Domenico Fontana che ospita la tomba del papa; l’Incoronazione della Vergine, una serie di splendidi mosaici absidali della Vergine di Jacopo Torriti; la Cappella Paolina progettata da Flaminio Ponzio per papa Paolo V Borghese e la Tomba del cardinale Rodriguez una tomba gotica con bellissimi intarsi cosmateschi. Le colonne in porfido rosso del Baldacchino sono opera di Ferdinando Fuga, il soffitto dorato a cassettoni, forse di Giuliano da Sangallo, fu donato da Alessandro VI Borgia alla fine del XV secolo. Si dice che l’oro fosse il primo portato da Cristoforo Colombo dall’America.
di Lauretta Franchini (AG.RF.02.06.2013)