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«KISS»: IL SECONDO ANTI-FILM DI ANDY WARHOL

kiss warholdi Marino Demata (Rive Gauche-ArteCinema)

(AG.RF 05.01.2015) ore 23:54

(riverflash) – Dopo Sleep, il secondo anti-film creato dal genio della pop-art, Andy Warhol, si chiama Kiss ed è anche il più provocatorio. Si tratta di un film di 50 minuti costruito sulla base di alcuni film corti. Il carattere sperimentale è dato dal fatto che il film in realtà consiste “semplicemente” (si fa per dire) jn una lunga sequenza di baci (13 in tutto). La serie dei baci tutti veri e autentici si presenta con carattere simmetrico: ogni bacio dura 3 minuti. Oltre che sperimentale, il film ebbe un carattere eminentemente rivoluzionario e trasgressivo. I baci filmati da Warhol avvengono infatti tra uomo e donna, tra donna e donna e tra uomo e uomo, oltre ad essere presenti nel film anche baci tra persone di etnia o razza diversa. L’intera casistica illustrata nel film era all’epoca tutta assolutamente vietata senza eccezione alcuna:
– in primo luogo, regola principe di Hollywood, un bacio in un film non poteva durare più di appena tre secondi;
– a scambiarsi baci nel film, come si diceva, sono anche coppie etero, gay e anche una coppia formata da un uomo afroamericano e da una donna bianca. La rivoluzionarietà e trasgressività di questo film consiste nel fatto che in molti degli Stati Uniti l’omosessualità e i rapporti “misti” erano puniti dalla legge addirittura con l’arresto.
Ma nessuno osò citare in tribunale Andy Warhol per questo film, col quale l’artista aveva voluto scientemente sfidare i tradizionali e beceri divieti, che il regista considerava assolutamente assurdi. Egli riteneva, dal canto suo, che, anche utilizzando il suo nome e la sa fama, fosse arrivato il momento di dare una grande spallata a quanto di arretrato e reazionario esisteva ancora nelle “regole” di Holywood e americane in generale, attraverso questo film di montaggio che è diventato un vero e proprio piccolo cult.
E aveva ragione: i tempi erano effettivamente maturi o si approssimavano ad esserli: un anno dopo l’uscita di Kiss, nel 1964, fu promulgato il Civil Right Acts (che dichiarava illegale la segregazione dei neri), nel 1967 fu ufficialmente sancita la fine del divieto dei matrimoni misti e, infine pochi anni dopo, nel 1969, scoppiò la rivolta di Stonewall a New York da cui avrebbe preso il via il movimento di liberazione omosessuale.

Fonte: larivegauchecinema.wordpress.com

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