AG.RF.(redazione).17.01.2024
“riverflash” – Una giornata da incubo quella di ieri, per l’AS.Roma e per i sui tifosi: Josè Mourinho il loro motivatore, il sollevatore di popoli, il contestatore, il vincitore della Conference League, per 2 volte consecutive nelle finali europee, il difensore della squadra che lui tanto amava, “voglio rimanere qui per vincere” aveva più volte dichiarato”) colui che ha riportato 60mila spettatori allo stadio, collezionando una serie infinita di sold out, ieri è stato sollevato dall’incarico, con effetto immediato. L’annuncio è stato dato nella mattinata di ieri, dalla società. La notizia era già nell’aria, ma nessuno si aspettava una decisione così immeditata, cosi’ come le reazioni sul web: “Un dolore immenso, grazie di tutto mister”, “non ti dimenticheremo mai”, “Gia’ ci manchi”, “roma ti ama”, sono alcune dei commenti apparsi sul web, ieri letteralmente invaso dalle dichiarazioni dei romanisti. Mou dunque, ieri mattina ha preso in fretta le sue cose, ha salutato la squadra (“grazie di tutto – ha detto Dybala – è stata un esperienza bellissima”) ed è salito in macchina, scuro in volto, fermandosi anche a salutare i tifosi fuori da Trigoria. Nel pomeriggio ha anche pubblicato un commovente video su instagram, con i momenti piu’ belli vissuti a Roma “lacrime, sangue e sudore”.. E subito dopo la “furbata” dei Friedkin: al suo posto è arrivato velocemente Daniele De Rossi (già con il nome scritto sulla tuta…), una delle bandiere della Roma e quindi incontestabile sotto tutti i punti di vista. Una rivoluzione che sta facendo tanto discutere la tifoseria: il club non avrà nessuna penalizzazione, dovrà solo preoccuparsi di pagargli lo stipendio fino a giugno. Ma perché tutta questa fretta? Non era più logico proseguire fino a giugno e poi tirare le somme? E stato giusto “buttare nella mischia” il povero Daniele De Rossi e buttargli addosso una patata così bollente? Daniele, romano e romanista come pochi, ha accettato di buon grado, si è messo subito al lavoro, (ieri pomeriggio il primo allenamento) e ha abbracciato tutti i giocatori: a lui auguriamo tutto il bene possibile “in bocca al lupo” scrivono i tifosi e proprio ieri infatti, si sono visti a Trigoria i “redivivi” Friedkin nei corridoi della società (forse serviva questa rivoluzione per vederli di nuovo, anche se sono ancora “muti”) e un nuovo capitolo dell’As Roma sta per iniziare: non c’è più tempo per i dispiaceri, gli insulti e le recriminazioni e i rimpianti.. chi conta ora è sempre e solo la Roma, i suoi colori, la sua bandiera: sabato alle 18.00 i giallorossi sfideranno in casa il Verona per l’inizio, si spera vittorioso, di una nuova avventura tutta da vivere.
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