9 Mag 2013
JOHN KERRY A ROMA PER AFFRONTARE LA QUESTIONE ISRAELO – PALESTINESE
ROMA – (RIVER FLASH)- E’ la sua seconda visita in due mesi in Italia (la prima avvenne a febbraio poco dopo le elezioni, in una fase delicata per gli scenari politici italiani), quella che il segretario di Stato americano, John Kerry inizia a Roma. In mattinata ancora qualche incontro a Mosca per il responsabile della politica estera statunitense prima dell’arrivo in Italia, dove sono previsti due giorni di colloqui serrati su temi strategici. Innanzitutto il rilancio del negoziato israelo-palestinese: una missione che il presidente Barack Obama, protagonista nel marzo scorso di una prima storica visita in Israele e nei Territori palestinesi, ha assegnato a Kerry. Giovedì, poi, il segretario di Stato Usa incontra il premier Enrico Letta (che l’amministrazione statunitense considera un “amico fidato degli Stati Uniti”) e il ministro degli Esteri Emma Bonino per discutere delle possibilità di trovare una soluzione politica alla crisi di Damasco.
Nel corso degli incontri Kerry parlerà anche del prossimo ambasciatore degli Usa in Italia Kerry potrebbe anche cogliere l’occasione per parlare del prossimo inquilino di Villa Taverna. Tra i nomi considerati favoriti a succedere all’ambasciatore David Thorne ne spicca uno. E’ quello di John R. Phillips, avvocato di Washington sposato con l’ex collaboratrice della Casa Bianca Linda Douglass. Phillips ha legami con l’Italia: i suoi nonni Filippi emigrarono dalla penisola e qualche anno fa l’avvocato ha comprato un intero villaggio in provincia di Siena, Borgo Finocchieto, tra Montalcino e Buonconvento, per trasformarlo in hotel.
Roma è una tappa importante per il Segretario di Stato americano anche per la situazione in Medio Oriente. Infatti i colloqui avviati da Kerry tra israeliani e palestinesi riprendono, proprio nella capitale italiana, in una località tenuta segreta dagli americani. Al tavolo con Kerry siederanno il ministro israeliano con delega al negoziato con i palestinesi Tzipi Livni ed il ministro degli Esteri giordano Nasser Judeh. Assente invece la rappresentanza palestinese che doveva vedere al tavolo il capo negoziatore palestinese Saeb Erekat.
Dopo gli incontri con i vertici della Federazione russa, dal presidente Vladimir, Putin al ministro degli Esteri Serghei Lavrov, a Mosca il capo della diplomazia americana ha visto i rappresentanti delle principali organizzazioni per i diritti umani. Come riferisce a Interfax il capo del Gruppo Helsinki di Mosca, Lyudmila Alexeeva, “la pressione sulle Ong russe è la questione che vogliamo discutere”. A Roma invece, dove in due giorni incontra tra gli altri il premier Enrico Letta e il ministro degli Esteri Emma Bonino, al centro dei colloqui la crisi siriana e le prospettive di pace in Medio Oriente.
FT AG RF 9.5.2013
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Pubblicato il 29-07-2013 alle 02:36
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