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IUS SOLI APPRODA IN SENATO E SCOPPIA IL CAOS: SPINTONI E INSULTI

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AG.RF.(redazione).16,06.2017

“riverflash” – Eccola la civiltà dei nostri politici: Lo Ius Soli, già approvato alla Camera nel 2015, è approdato in Senato, con tantissimi emendamenti, circa 8mila ed è stato subito il caos. Il Movimento Cinque Stelle ha subito annunciato l’astensione, mentre i militanti di CasaPound hanno cercato di forzare il cordone di sicurezza della polizia per raggiungere l’Aula. La disputa dunque si è accesa a causa della modifica al ddl, che cambia il diritto alla cittadinanza delle seconde generazioni di stranieri, che si trovano in Italia. E così è andato in scena in aula, uno spettacolo vergognoso con urla, cartelli offensivi, insulti e spintoni. I senatori della Lega hanno tentato di occupare i banche del Governo ed è rimasto ferito il capogruppo Gianmarco Centinaio ed anche la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli che si è infortunata ad un braccio ed ha dovuto ricorrere alle cure dell’infermeria. Sul provvedimento è piovuta, intanto, una valanga di emendamenti. Solo la Lega ne ha presentati quasi 50mila (48.408) e spunta l’ipotesi di fiducia: è lo stesso presidente del Pd, Matteo Orfini, ad annunciare che, visto il clima, i democratici la chiederanno. Ma c’è un problema, secondo il leghista Calderoli, che di regolamenti parlamentari viene considerato un esperto: di fiducie bisognerà metterne non una, ma quattro se si vuole che il ddl non torni alla Camera e vi sia la lettura doppia conforme, necessario a farlo diventare legge, rispetto al testo licenziato da Montecitorio. Nel frattempo, all’esterno del Senato, è montata la protesta da parte di Casapound e Forza nuova, mentre Salvini insiste: “lo Ius soli è una folle legge voluta dal Pd e su questo la Lega non molla”. Fratelli d’Italia raccoglierà le firme per un referendum abrogativo, annuncia Giorgia Meloni. Per Forza Italia anche, il provvedimento non deve essere approvato. Sulla questione, si è invece astenuto il Movimento 5Stelle perché il tema li divide tra che veda il “pericolo” di una svolta a destra e chi vuole invece fermezza su temi difficili come l’immigrazione e il diritto di cittadinanza per i figli, nati in Italia, da genitori stranieri.

 

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