25 Ago 2013
ITALIANI COSTRETTI A RISPARMIARE SU FARMACI E VISITE MEDICHE
“riverflash” – In un momento di crisi come quello che l’Italia sta attualmente attraversando, gli italiani sono costretti a tagliare le spese per risparmiare il più possibile e proprio in quest’ottica e a causa della difficoltà di acquistare i farmaci, ne fanno a meno. A delineare questa situazione è stata la Fondazione del Banco Farmaceutico in un dossier (realizzato insieme alla Caritas) e presentato in occasione del meeting di Rimini: in Italia negli ultimi 6 anni, la povertà sanitaria è aumentata di circa il 100%. I dati derivanti dalle diverse categorie, famiglie numerose, anziani con pensione minima e immigrati, sono stati confrontati con i dati della Caritas, provenienti da un campione di 336 centri di ascolto attivi in 45 diocesi. In termini percentuali, l’aumento delle richieste di farmaci è stato pari al 57,1 per cento. Comparando dunque i dati, viene evidenziato che il fabbisogno sanitario in percentuale è aumentato, soprattutto, nel Nord. Il dossier ha presentato i risultati definitivi delle varie aree italiane: al nord, dal 2006 al 2013 la povertà sanitaria è cresciuta del 71,91 per cento, passando da una richiesta dagli enti assistenziali di 255.783 confezioni di medicinali agli attuali 439.719. Anche il numero dei farmaci donati è cresciuto, passando dalle 192.490 confezioni del 2006 alle 255.338 del 2013, fino al mese di luglio compreso. Nel centro Italia invece, la richiesta di farmaci in sette anni è cresciuta in maniera esponenziale passando dalle 32.718 confezioni del 2006 alle 188.560 del 2013. Un incremento percentuale del 476,32 per cento, mentre al sud e nelle isole, il fabbisogno farmaceutico, sempre nei sette anni presi a campione, è cresciuto invece in maniera contenuta, attestandosi attorno al 33,42 per cento. La Confindustria ha analizzato la revisione di spesa e i tagli al bilancio di ogni nucleo familiare evidenziando che la spesa media annua si è ridotta nel 2012 a 26.100 euro, con un taglio di 3.660 euro rispetto al 2007, quasi un mese e mezzo di consumi svaniti. La spesa per consumi finali è scesa del 6,6 per cento in termini reali. Le coppie senza figli tra i 35 e i 64 anni, sono quelle che hanno dovuto risparmiare di più, così come le famiglie che vivono nelle regioni meridionali. Quali sono i prodotti sui quali le famiglie risparmiano maggiormente? Le famiglie acquistano meno pane e cereali, meno 14,8 per cento tra 2007 e 2011, anno a cui fanno riferimento i dati Istat, per un risparmio di 141 euro l’anno, e hanno ridotto anche le spese per visite mediche, settore in cui si registra un decremento del 25,3 per cento, con 110 euro risparmiati. In tavola compaiono attualmente meno pesce, frutta, olio, acqua minerale e vino e ora, anche meno farmaci.
Fonte: Panorama