AG.RF.(MP).14.02.2015
“riverflash” – “Siamo pronti a combattere: non possiamo accettare che a poche miglia da noi, ci sia una minaccia terroristica attiva”. Sono queste le paro del ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, proprio nel giorni in cui i jihadisti dell’Isis, hanno conquistato la città di Sirte, mportante centro strategico nel paese nord africano. Il ministro ha poi spiegato il senso delle sue parole: “L’Italia sostiene la mediazione dell’Onu, ma se non dovessimo riuscire, credo che occorra porsi il problema, con le Nazioni Unite, di fare qualcosa di più. Finora la minaccia terroristica era abbastanza circoscritta alla città costiera di Derna e in alcune zone del sud, ma ora dopo la conquista di Sirte da parte dell’Isis, la situazione si sta notevolmente deteriorando e visto che tutto ciò sta accadendo non troppo lontano da qui, non possiamo rimanere indifferenti”. Egli ha anche aggiunto che le minacce dell’Isis di conquistare Roma, apponendo la “loro” bandiera a San Pietro, sono solo farneticazioni propagandistiche, che in ogni caso non bisogna sottovalutare. Nel frattempo l’Isis, impossessandosi della città di Sirte, hanno occupato anche la sede di “Libya”, catena televisiva del governo libico ed hanno dato tempo fino a domenica alle forze di Fajr Libya per lasciare Sirte. Le radio di cui lo Stato islamico ha preso possesso sono “Radio Syrte” e “Mekmedas” che ora entrambe diffondono canti jihadisti e discorsi del portavoce dell’Isis, Abu Muhammad al Adnani. Mekmedas era specializzata in vecchie canzoni libiche.
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