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ISRAELE, ARIEL SHARON E’ IN FIN DI VITA

FT AG RF 05.01.2014

TEL AVIV (RIVER FLASH) – Ariel Sharon, l’ex premier israeliano, è in fin di vita. Le sue condizioni peggiorano di ora in ora e il direttore del Centro medico Tel ha-Shomer, Zeev Rothstein, parlando delle condizioni critiche dell’ex premier israeliano, ha detto: “L’ex premier israeliano può morire da un momento all’altro. Il cuore di Ariel Sharon resiste meglio di quanto avremmo potuto immaginare, ma sono più pessimista di prima”.

Il medico che si occupa di Ariel Sharon ha spiegato che nonostante ci sia un lieve miglioramento della pressione sanguigna l’ex premier potrebbe morire da un momento all’altro dato che le sue condizioni sono in lento deterioramento. Poi, parlando con ammirazione dell’ex premier e facendo riferimento al fatto che il suo nome, Ariel, in ebraico significhi “leone di Dio”, il medico ha detto: “E’ un vero leone”.

Ariel Sharon, detto il “bulldozer”, è stato il protagonista indiscusso di una lunga stagione della vita politica israeliana e palestinese. Nato nel 1928 si arruolò nell’esercito dello Stato di Israele raggiungendo, a soli 28 anni, il grado di generale.

La sua vita ha scandito alcune delle più significative tappe del tormentato processo di pace in Medio Oriente. Vedovo e padre di 2 maschi, sin dal 1973 si dà alla carriera politica nelle file del Likud, formazione della destra israeliana, divenendo più volte ministro e, soprattutto, l’11esimo premier dello Stato ebraico, incarico ricoperto dal 2001 all’aprile del 2006.

Nel 1982, accusato di avere responsabilità “indirette” nel massacro di Sabra e Shatila, in cui morirono centinaia di palestinesi, Sharon deve dimettersi da ministro della Difesa, ma rimane nell’esecutivo e la sua carriera non ne risente.

Nel settembre 2000, compie una provocatoria passeggiata sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme, epicentro delle tensioni nella Città Santa perché luogo sacro a entrambe le religioni. Atto considerato il momento scatenante della Seconda Intifada palestinese. Nel 2001 diventa premier e impone il confino a Ramallah al nemico di sempre Yasser Arafat, in quanto sostenitore del terrorismo palestinese.

Nel 2005 la svolta: annuncia il ritiro dell’esercito dalla Striscia di Gaza e con esso il rientro in patria di circa 8 mila coloni, trascinati a forza via dai loro villaggi. Sono le ultime fasi della sua vita politica, da lì a poco, per i contrasti interni con il vertice del suo partito lascerà il Likud per fondare una nuova formazione politica, Kadima che vince le elezioni nel 2006. Il suo leader Ariel Sharon, però non festeggia; è già in coma in un letto d’ospedale.

shar

 

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