AG.RF 16.10.2015 (ore 11:11)
(riverflash) – È stata presentata a Roma, nella libreria “Open Door Bookshop” di Trastevere, la settima edizione del Premio Internazionale per la Sceneggiatura Mattador. Per il secondo anno l’iniziativa, nata a Trieste, viene illustrata nella capitale per l’interesse registrato a livello nazionale. Sono 680 i ragazzi che hanno partecipato alle precedenti edizioni, provenienti da tutte le regioni italiane. Inoltre, il riconoscimento del MIBACT – Direzione Generale Cinema attesta il valore e l’originalità di Mattador che si presenta con un palmares di tutto rispetto. In sei anni sono quattro i cortometraggi prodotti, tre i lungometraggi tratti da sceneggiature premiate (due usciti nelle sale italiane, uno all’estero) e uno in lavorazione, una messe di premi e riconoscimenti e una serie di volumi dedicati alla sceneggiatura. Particolare spazio è stato riservato all’ultima nata tra le sezioni del Premio, Dolly, dedicata all’illustrazione delle storie per il cinema.
Mattador è dedicato a Matteo Caenazzo, giovane triestino formatosi in tecniche artistiche e dello spettacolo a Ca’ Foscari, scomparso prematuramente nel giugno del 2009. Il Premio, nato dal pensiero e dalle passioni di Matteo, ha l’obiettivo di far emergere e valorizzare nuovi talenti dai 16 ai 30 anni. L’iniziativa possiede una caratteristica che la distingue da tutte le altre del settore: offre ai giovani selezionati la possibilità di sviluppare i loro progetti insieme a tutor professionisti. Forma insomma i futuri sceneggiatori.
Sono stati illustrati i regolamenti del Concorso 2015/2016 e i premi in palio: 5.000 euro alla migliore sceneggiatura, 1.500 euro al migliore soggetto, ma soprattutto si è parlato dei percorsi formativi. I finalisti per il miglior soggetto si confrontano infatti con sceneggiatori professionisti che insegnano a sviluppare l’idea e la struttura narrativa dei loro lavori. Analogo percorso per i vincitori della nuova sezione Dolly “Illustrare storie per il cinema” che vengono affiancati da concept designer nello sviluppo narrativo della loro storia raccontata per immagini.
Infine il vincitore di Corto86 realizza, con il supporto di tutor e troupe tecnica durante tutte le fasi del processo produttivo, il suo cortometraggio di cui può firmare anche la regia. Il progetto Corto86 è realizzato in coproduzione con Fantastificio Film Production, Pianeta Zero, Pilgrim Film, con il supporto tecnico di Friuli Venezia Giulia Film Commission e, per l’ultima produzione, in collaborazione con Officine Artistiche di Roma.
Tornando a Dolly, ne ha parlato Stefano Basso, che si è soffermato sul tutor, il concept designer Daniele Auber, vincitore dell’Emmy Award (collaborazioni con Terry Gilliam, Luc Besson, Wes Craven, Dario Argento, i Wachowski). A seguire, quale sviluppo della tesi di laurea di Matteo Caenazzo I set cinematografici nell’esempio della Friuli Venezia Giulia Film Commission, Mauro Rossi ha presentato il quarto volume della collana Scrivere le immagini. Quaderni di sceneggiatura (Eut/Mattador).
Gli altri eventi di ottobre: Andrea Magnani ha presentato “Mattador Workshops”, la settimana di formazione che si svolgerà a Trieste dal 13 al 18 ottobre e vedrà coinvolti i vincitori della sesta edizione. Parte integrante di “Mattador Workshops” sono i due incontri pubblici che si terranno a Trieste. Il primo avverrà giovedì 15 alle 19 nell’Aula Magna della Scuola Superiore Lingue Moderne Interpreti Traduttori dell’Università di Trieste con la lecture di Daniele Auber intitolata Visualizzare l’impossibile. Il processo creativo dalla sceneggiatura allo schermo. Il secondo si terrà sabato 17 alle 16.30 alla Libreria Minerva con la presentazione del volume appena pubblicato e la lecture di Vinicio Canton e Maurizio Careddu intitolata Serial Killer – Come costruire una serie tv.
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