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IRAQ: OBAMA CONDANNA DURAMENTE L’UCCISIONE DEL REPORTER AMERICANO E PENSA AD UNA RIVENDICAZIONE

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AG.RF.(MP).21.08.2014

“riverflash” – Il video scioccante ha fatto il giro di tutto il mondo: gli jihadisti che hanno preso il controllo di buona parte del territorio iracheno e siriano hanno mostrato ieri sera la decapitazione di James Foley, giornalista freelance americano, rapito in Siria nel 2012. Il presidente americano Obama, ha condannato duramente l’episodio, affermando che l’ Isis (che “vanta” attualmente un esercito di 30.00 uomini), vuole il genocidio e a tale proposito, sta meditando l’invio di alcune truppe sul posto. L’indiscrezione è trapelata ieri mentre Obama rassicura: “gli Usa continueranno fare quello che devono per proteggere la propria gente”. Per il presidente, “i miliziani dell’Isis dichiarano la loro ambizione di commettere un genocidio contro un antico popolo. Gente così fallirà, perché il futuro è sempre di coloro che costruiscono e non di coloro che distruggono: su una cosa possiamo essere tutti d’accordo, per l’Isis non c’è posto nel 21esimo secolo”. Il messaggio arriva forte e chiaro: la decapitazione del giornalista, non rimarrà impunita e lo  Stato Islamico, ne pagherà le conseguenze: “quando viene fatto del male a degli americani, ovunque nel mondo, noi facciamo ciò che è necessario per far sì che venga fatta giustizia”. Il grave episodio, rappresenterebbe la risposta ai rai aerei lanciati due settimane fà dall’amministrazione Usa in Iraq, secondo quanto affermato dal boia incappucciato visibile sul video trasmesso: “la vita di questo cittadino Usa, dipende dalle tue prossime decisioni”, è stato il messaggio inviato a Obama. Nel frattempo,dallaCasa Bianca, è arrivata la conferma che, secondo le analisi dell’intelligence, il video (che è circolato sul web ma è stato subito rimosso) diffuso dai terroristi, è autentico. I genitori dello sfortunato giornalista free lance ucciso, chiusi nel loro dolore, hanno dichiarato: “non siamo mai stati così orgogliosi di nostro figlio”.

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