AG.RF 08.12.2015 (ore 09:00)
(riverflash) – Oggi a Capannelle si corre al trotto. Nel giorno dell’Immacolata, che apre ufficialmente il Giubileo della Misericordia, verranno disputati i premi Triossi e Carena, appuntamenti romani per trottatori di 4 anni in calendario tradizionalmente il 29 giugno ma allora non disputati a causa di uno sciopero. Prima di esaminare i cavalli partecipanti, vogliamo ricordare le figure di Triossi e Carena, artefici della resurrezione del trotto italiano dalle ceneri della Seconda Guerra Mondiale.
Tino Triossi fu il secondo presidente dell’ANACT, che presiedeva le corse al trotto in Italia. Organizzò il settore nel decennio dal 1931 al 1941 e fu promotore del versamento di denaro all’allevamento da parte delle società di corse. Triossi fu prima presidente del Comitato Bolognese Corse al trotto, che con la propria contagiosa energia aiutò la crescita di altri ippodromi a Ponte di Brenta, Leno, Montecatini e Prato. Si trasferì poi a Roma a dirigere Villa Glori, ippodromo elegante tra i quartieri Parioli e Flaminio, raggiungibile a piedi da Piazza del Popolo, dove oggi sorge l’Auditorium Parco della Musica. Tino Triossi morì a 60 anni il 7 gennaio 1956, quando il trotto romano non si era ancora trasferito in periferia, a Tor di Valle.
Antonio Carena divenne presidente della UPT (Unione Proprietari Trotto) nel novembre 1954 e rimase in carica fino al 15 giugno 1959. Furono anni importanti, anche di battaglie per rendere trasparente il bilancio dell’UNIRE.
Protagonisti di un’ippica che possedeva un’energia oggi smarrita in una crisi economica che frena la progettualità nell’intero mondo dei cavalli, dove, accanto a pochi ricchi, ci sono tanti lavoratori che vivono di stipendi bassi.
L’edizione 2015 del Premio Tino Triossi, classica romana nata nel lontano 1950, è senza dubbio bella anche se, purtroppo, degli undici che erano stati confermati, hanno dovuto dare forfait due basi del pronostico, il francese Brillantissime, vincitore del Continentale e dell’Europa fermato in box da un attacco febbrile, e l’ottima Smeralda Jet, forse la più ‘vincente’ del 2015, che ha accusato un risentimento dopo un lavoro di preparazione a questa prova.
Sono rimasti così nove indigeni a disputarsi il successo di una corsa che, in sede di pronostico, si presenta incertissima. Il trainer danese Erik Bondo ne schiera tre, Savannah Bi (Federico Esposito in sulky, scuderia Wave), Sugar Rey (Pietro Gubellini, sc. Tre Cer) – nella foto con Giampaolo Minnucci nel Derby vinto nel 2014 – e Santiago d’Ete (Roberto Andreghetti, sig. Gennaro Palmieri). Il curriculum di quest’ultimo, figlio di Daguet Rapide, è ottimo (quattro vittorie in prove di gruppo e nove piazzamenti) ma il cavallo, soprattutto, ha convinto molto nell’Europa dove, rimasto al largo dal via, quindi correndo contro caratteristiche, ha conservato un quinto posto che vale.
Anche Sceicco, training e guida di Andrea Guzzinati per i colori della scuderia Louisiana dei coniugi Borini, si presenta con ottime credenziali: il figlio di Look de Star ha nel suo palmarès ben quattro prove di gruppo 1 e il finale che ha messo in campo a Milano nel recente Europa è piaciuto senza riserve e potrebbe fare la differenza sulla lunga retta romana. Da segnalare nel campo dei partenti anche Savannah Bi, che a Milano non ha avuto fortuna (aveva l’uno anche lì) e forse le è anche mancato qualcosa, ma va detto che non correva dal giorno del Continentale ed ora potrebbe essere più pronta. Stankovic Ok (Enrico Bellei, Gennaro Casillo, sc. Domino Stable), il figlio di Self Possessed, che proprio a Capannelle perse tragicamente il Derby, con il trainer napoletano e con il passaggio di età è molto maturato, adesso sta andando fortissimo e la seconda fila potrebbe non essere un ostacolo insormontabile.
In pista con ambizioni importanti ci sono anche l’altro ‘Bondo’ Sugar Rey, il Derbywinner 2014, che deve riscattare l’ultima sfortunata prova milanese (in errore al via e poi un contrasto con Superbo Capar), Sereno Op (Antonio Velotti, sig. Salvatore Tavana) rivelazione dell’Europa con uno splendido secondo posto, e Sing Hallelujah (Roberto Vecchione, Holger Ehlert, signor Walther Larsen), che sa partire svelto. Superbo Capar (Giuseppe Lombardo jr., sc. Bellosguardo) sta andando forte e non è tagliato fuori, ma il numero esterno gli complicherà moltissimo la vita, Shasa (Lucio Becchetti, Alessandro Marucci, sc. Robin) è rientrato con un errore nella fase iniziale, i mezzi non gli mancano ma la forma è tutta da verificare.
Difficile il pronostico anche nel Premio Antonio Carena, riservato alle sole femmine, considerata la presenza di almeno quattro o cinque cavalle in grado di puntare con chances alla vittoria. Il Filly dell’Europa ci ha regalato una ritrovata Saikala (Andrea Farolfi, Marco Giacometti, sig. Marco Costantini) che, grazie al tre di avvio, non dovrebbe faticare più di tanto ad impadronirsi del comando.
Sharon Gar (Pietro Gubellini, Battista Congiu, sc. Rory’s Horses), che va più forte di quanto non dica la carta, ed è decisamente in credito con la fortuna. Scheggia (Andrea Guzzinati, sc. Louisiana), battuta a Milano proprio da Saikala e protagonista di una crescita esponenziale negli ultimi mesi è un’altra papabile per la vittoria così come Side Wise As (Alessandro Gocciadoro, sig. Jean Mary Saguin), che a Milano ha interrotto una lunga serie di ben otto vittorie, giungendo terza di Saikala e Scheggia.
A favore di Side Wise, che è confinata in seconda fila, c’è la pista, visto che la retta di Capannelle consente di recuperare molto a chi sa finire forte come l’allieva dei Gocciadoro. Sirena del Sile (Enrico Bellei, Gennaro Casillo, sc. Angelico) è reduce da due vittorie e prova a reinserirsi tra le migliori. Sidney Effe (Roberto Vecchione, Holger Ehlert, sc. Gardesana) ha fatto ampiamente la sua parte nel Filly dell’Europa e ci riprova con chances, Sundance Bi (Giampaolo Minnucci, Paolo Romanelli, sig.ra Sabine Jackson), dotata di una punta di velocità micidiale che riesce a sfruttare sia nel lancio che nel finale, è un altro nome buono.
Le altre? Scintilla Caf (Davide Di Stefano, sc. Super Fantastica) ha vinto a Roma di recente dimostrando condizione al top, ma ora cambiano schema ed avversari. La sua alleata Super Star Reaf (Biagio Lo Verde) potrebbe soffrire il numero alla corda in seconda fila mentre Stella di Azzurra (Alessandro Gocciadoro, sig. Pietro Castagnetti) ha uno speed micidiale che l’abilissimo Antonio Di Nardo cercherà di sfruttare al meglio. Seattle Bi (Marco Stefani, Alessandro Gocciadoro, sc. Dielle) viene da un paio di prove poco fortunate sostenute a Vincennes e trova un contesto possibile per giocarsi almeno una piazza, mentra Spring Kronos (Roberto Andreghetti, Erik Bondo, sc. Caramera Ab) non è piaciuta a Bologna e dovrà essere molto diversa per poter ambire almeno ad un compenso.
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