21 Giu 2015
IPPICA: A MERANO LA GRAN SIEPI D’ITALIA E IL GRANDE STEEPLE-CHASE DI ROMA
AG.RF 21.06.2015 (ore 13:42)
(riverflash) – Un pomeriggio da incorniciare a Maia Bassa, dove il clou è la Gran Siepi d’Italia, arrivata in dote nel Passirio in un momento nel quale San Siro aveva accantonato le corse ad ostacoli. Capannelle, invece, le corse ad ostacoli le ha eliminate per fare posto alla pista del trotto e il Grande Steeple-Chase di Roma, che in effetti è un cross country, è dovuto emigrare sul tracciato altoatesino. Si tratta della più antica corsa a ostacoli italiana, datata 1854, quando a Roma governava ancora Pio IX, il Papa Re. Nel giorno di arrivo dell’estate l’ippodromo di Maia Bassa propone anche il Criterium di Primavera sulle siepi, tesi di laurea per il top della generazione 2011 sugli ostacoli bassi. Un’altra prova in siepi e tre piane per gentlemen rider e amazzoni arricchiscono il quadro di un pomeriggio deluxe a Merano.
7ª Gran Corsa Siepi d’Italia (gruppo 1 – 4.000 metri – 60.000 euro)
Eccellente riuscita della corsa: per numeri, per internazionalità, per valore dei protagonisti. E pure per la difficile lettura. D’obbligo comunque partire da Sol Invictus detentore del titolo e re delle siepi italiane. Il fuoriclasse della Magog e di Favero, affidato alle raffinate mani di Bartos, ha un alleato nel valido Arjen. Ma se sul Sol si staglia un’ombra, è quella di Fafintadenient. Dopo ottima carriera giovanile in Italia e un lungo stop per infortunio, sta vivendo una seconda carriera nella mani dei Vana che dalle scuderie della Cechia l’ha portato fino in Francia a vincere di recente nel tempio di Auteuil. La classe non si discute, semmai lascia qualche dubbio il fatto che proviene da impegni in steeple. Anche lui ha un “valletto”, Taquari. La pattuglia che scende da Est si completa con Falcon Wing – ottimo (sebbene in steeple) all’esordio meranese, secondo de Il Superstite e davanti ad Alpha Two, roba di extralusso – e Luminator, rappresentante di un team vincente come quello della Mpl Racing. Arteus è l’incognita slovacca, Falconettei il competitivo tedesco. Il resto delle truppe italiane confida in Sikar, importato dalla Francia (non male il curriculum) e affidato a Romano, Stellato astro nascente di Taber, Notti Magiche per Ostanel, e ultimo ma non ultimo Chiaromonte, l’allievo di Ilenia Nero sorprendente nelle ultime uscite, una volta davanti e una appena dietro a Sol Invictus.
Grande Steeple-Chase di Roma – Memorial Meandri (gruppo 3 – 5.000 metri – 30.000 euro)
È datata 1854 la prima edizione del Grande Steeple-Chase di Roma, considerata la prima corsa a ostacoli ufficiale in territorio italiano. Un vero e proprio concentrato di storia e storie che hanno percorso tre secoli, approdate a Merano l’anno scorso dopo la chiusura della pista a ostacoli delle Capannelle. In quel lontano 30 marzo 1854, ai Prati Fiscali, vinse il visconte di Saint Roman, attaché dell’ambasciata francese a Roma, in sella a Pandolfo. E quando ancora Roma era papalina venne il giorno in cui la corsa fu vinta da un cavallo del principe Doria Pamphilj, i cui colori erano bianco, rosso e verde, e folla gridava “viva l’Italia”. Il Papa, per tutta risposta, sospese le corse. Spulciando fra le memorie, salta fuori pure che ancor prima dell’anno passato a Maia il Grande Steeple di Roma si era già stato disputato, nel 1976, mentre l’ippodromo capitolino era sottoposto a lavori. Domenica la gloriosa corsa godrà di un campo tanto sintetico quanto competitivo. L’armata fucsia di Paolo Favero ha tre soggetti dotati di carte potenzialmente vincenti: Dar Said (Bartos) ottimo al rientro a Maia, Nils (Derwin) con una striscia di quattro successi consecutivi – e sono sei nelle ultime sette prove –, Ara Gold (Pastuszka) encomiabile per continuità. La risposta è firmata Vana: Budapest, pluripiazzato del “Merano” e a suo agio nelle maratone, e Arman (scelto da Josef Jr) da tempo a caccia del giorno giusto per il colpaccio.
Criterium di Primavera (gruppo 2 – 3.500 metri – 44.000 euro)
Devastante a Milano e nella prima meranese, High Master (del team Magog-Favero-Bartos) insegue la consacrazione. Tra i rivali, ce n’è uno in particolare da soppesare: è Finest Adventure della slovacca Lokotrans, a tre anni leader degli ostacolisti a Maia prima di uno stop dal quale è rientrato di recente a Bratislava. Per gli altri è dura.