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IPPICA GALOPPO: IL PARIOLI DI POETA DILETTO E L’ELENA DI CONSELICE

capann parioli 2016di Francesco Angellotti (AG.RF 27.04.2016)

(riverflash) – Archiviata la prima domenica classica del galoppo italiano, anche se Parioli e Regina Elena sono soltanto pattern di Gruppo 3. Nella primavera di Capannelle, del resto, non ci sono più pattern di Gruppo 1 perché depo il Derby anche il Presidente della Repubblica è stato degradato a Gruppo 2. Un ridimensionamento dell’ippica italiana che, tra mille difficoltà, ha ancora la forza di allevare un vincitore di Parioli, il sauro Poeta Diletto.

Raccontando il pomeriggio del 24 aprile iniziamo subito col premio Regina Elena, di cui si è voluto compensare lo scadimento aggiungendo il nome Italian 1000 Guineas. Certe mosse sono patetiche. Nella corsa si sono, comunque, distinte 2 cavalle, Conselice e La Trinacria, che hanno aspramente lottato tutta la dirittura, staccandosi dagli avversari quando dopo 50 metri dalla curva, hanno dato vita a una retta testa a testa. Poco si è notata Al Hayyah, che veniva da una vittoria sui maschi a Cagnes sur  Mer, staccati sul traguardo, ed un terzo posto a Fontainebleau ove ha perso per una corta incollatura veramente corta. Non abbastanza: tra i primi nella prima parte della corsa, Al Hayyah montata da Frankie Dettori ha tenuto in curva ma è sparita al cambio di marcia. Due cavalle si sono staccate, ed hanno lottato testa testa fin sul palo, ove, Conselice ha vinto, di una lunghezza su La Trinacria, importata figlia di Harlan’s Holiday. La mia partecipazione nei favori della figlia di Showcasing non è campata per aria, anche se La Trinacria è stata protagonista di un lodevole crescendo di forma, programmato dal bravo allenatore Agostino Affe’ per conto di T. Viola Racing Stable; la vincitrice, però, appartiene a Stefano Botti e veniva da una vittoria in Listed, ove aveva battuto di ½ lunghezza Valuta Pregiata, a sua volta reduce da una vittoria in maiden ed un’altra in condizionata, mentre nell’Elena si è aggiudicata non più del 5° posto, a lunghezze. La forma di Conselice era ottima e lineare; dopo un buon terzo posto in maiden a Pisa, ha vinto sempre in maiden a Roma, poi in condizionata a Pisa e il premio Seregno, la Listed citata a Milano.

Non oltre dati tecnici, consideriamo il premio Parioli, sempre presentato come le Italian 2000 Guineas; adesso che sono passate a Gruppo III bisognava specificarlo.

   Si è rifatta la scuderia Blueberry, deludente con il 5° posto di Valuta Pregiata nell’Elena, nonostante che sulla carta fosse a mezza lunghezza dalla vincitrice. Invece nel Parioli ha brillato il loro portacolori Poeta Diletto, che in dirittura è sfilato allo steccato e sarebbe voluto sgusciare via dal gruppo, ma Qatar Dream è stato infilato nel passaggio giusto da Lanfranco Dettori, e i due cavalli si sono staccati in lotta, combattendo strenuamente. Il figlio di Makfi, portacolori dello Sheikh Shaqab Al Thani allenato da Francois Rohaut, ha lottato strenuamente fin sul palo, ma il figlio di Poet’s Voice, montato da Andrea Atzeni, che ha già dimostrato la sua bravura a livello internazionale, ha resistito fin sul palo, mettendo la testa avanti.

   Sono state due corse molto belle, lottate e vinte da cavalli di buona qualità, che hanno imposto una forma superiore, affermandosi con volontà e prevalendo col cuore, oltre che atleticamente.

   Come lo scorso anno a sellare i vincitori è stato Stefano Botti, ma stavolta la giubba non è quella a scacchi giallo-blù della scuderia Effevi. Sono due ottimi cavalli, ma non sono campioni. Ottima la progressione e la tenuta “a giri alti”, ma manca lo spunto, il cambio di marcia gli ultimi 200 metri, il rush che da l’impulso l’ultimo tempo di galoppo. Però, vorremmo dire, per quanto riguarda Poeta Diletto, è da notare che è stato allevato dai proprietari sig.ri Bezzera, che ha staccato di due lunghezze e mezza il terzo Saent e il quarto Lucan Sweet, ambedue della scud. Incolinx, allevati da Az. Agr. La Morosina e Gennaro Stimola. Ad allenarli “Il Cavallo in Testa”, una società.

   Anche se l’Allevamento Italiano è morto, perché non c’è gioco visto il calo delle scommesse; così, tutta la struttura imponente in ogni Stud, si è dileguata, anche se possiamo constatare (ancora una volta) che potremmo arrivare a risultati di Gran Qualità, se potessimo svolgere l’Attività perché siamo provvisti di  tecnica, bravura, pazienza; e delle strutture rifinite e dettagliate, molto selezionate e sempre in miglioramento. Con tutto ciò, serve un ottimo ambiente, e qui in Italia, sui nostri verdi paddock e ad una carica splendente di Sole, gli Allevamenti potrebbero essere i migliori. Ma se non Giochi non Vinci, allora resteremo perdenti.

 

Il video del Parioli 2016:

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