(SC) – AG.RF 20.05.2018
(riverflash) – Quello del Derby è il giorno più importante dell’intera annata ippica. È il momento nel quale diventano realtà i sogni di allevatori, proprietari e allenatori. Realtà che può essere fantastica per chi vince e amara per chi perde. Un storia che è partita 4 anni fa, quando un allevatore ha scelto con chi fare accoppiare la propria fattrice. Poi il puledro muovere i primi passi nel paddock, quindi a 18 mesi l’arrivo nelle scuderie, la doma e l’allenamento. Tutto necessario per comprendere se si ha in scuderia un campioncino. Requisito indispensabile per sognare il Derby quando avrà 3 anni, perché il Derby si corre una sola volta nella vita di un cavallo. Il migliore della generazione è quasi sempre un maschio, visto che per trovare una femmina bisogna scendere fino al 1936 per trovare il successo di una femmina. Si chiamava Archidamia ed era della razza del Soldo, espressione ippica della famiglia Crespi, allora proprietaria del Corriere della Sera. Un lungo digiuno per le femmine che potrebbe interrompersi oggi, dopo oltre 80 anni. La scuderia Effevi, dal 2007 vittoriosa in 4 Derby, ha la sua punta in Flower Party, una saura imbattuta nelle 4 corse disputate in carriera, senza affrontare l’élite della generazione nata nel 2015. La scuderia Effevi schiera anche Wait Forever, vincitore del Parioli (Gruppo 3) e ritenuto più adatto alla più breve distanza del miglio. Dario Vargiu, prima monta del team gialloblù, ha scelto Flower Party, lasciando Wait Forever al francese Maxime Guyon. Il secondo del Premio Parioli, Henry Mout, altro cavallo allenato da Alduino Botti, ma per i colori dei Dioscuri, sembra avere limiti sulla distanza, i Dioscuri puntano forte su Summer Festival, vincitore del milanese Emanuele Filiberto, prova che vinse lo scorso anno Mac Mahon, dominatore del Derby 2017. Per Summer Festival è stato ingaggiato Cristian Demuro e Alduino Botti schiera anche Old Fox della scuderia Stema, secondo nell’Emanuele Filiberto. Dall’Inghilterra arriva Dark Acclaim per il training di Marco Botti, recente quarto delle Fielden st di Newmarket la cui linea ha preso vigore nelle fresche Dante st di York. In sella un’altro italiano d’Inghilterra, Franky Dettori.
Tanti Botti con Grizzetti marginali, capeggiati da Wiesenbach sfortunato nel Botticelli ma a due anni primo nel Berardelli. Ci sono gli altri a completare il campo che sono Il Re di Nessuno, Way Back e Sopran Roccia.
Nel Premio Carlo d’Alessio (Gruppo 3) per anziani fondisti sono in campo Chasedown, Coressos, Menhuin, Pythius, Sadilla, Voice of Love, mentre si è ritirato Aethos. I velocisti avranno a disposizione il Premio Tudini sui 1200 in pista dritta, la altra pattern del giorno a ricordare una grandissima famiglia che ha vissute tre intere generazioni, per ora, di prestigio nel nostro turf. Femmine favorite, Fataliste e My Lea, due invaders Naadirr e Pretorian oltre a Pensierieparole, secondo nell’edizione 2017 del Tudini.
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