AG.RF 21.09.2014 (ore 13:27)
(riverflash) – Gli Etruschi che, come è noto, hanno preceduto i Romani nel dominio della zona fino quasi alle porte di Roma non hanno lasciato di se stessi molta documentazione. Eppure una che ci riguarda è rimasta. Gli Etruschi conoscevano ovviamente bene il fiume Tevere e gli avevano dato un nome: Rumon. Proprio lo stesso che da nome al premio, una listed, che è anche la corsa più fascinosa e tecnica del pomeriggio di questa domenica. C’è una ragione, ippica, un perché di questo nome. Un tempo la corsa più importante riservata ai cavalli di due anni a Roma, il summit finale della stagione, si chiamava premio Tevere ( adesso da 25 anni è intitolato a Guido Berardelli). Ecco spiegato il nome Rumon. Infatti è una corsa che prepara, la migliore, proprio il vecchio premio Tevere. Chi vinceva o vince ancora il Rumon fa poi il Tevere ora Berardelli. Di fatto le due corse hanno lo stesso nome ma poiché una viene prima dell’altra ecco anche spiegato il perché si usa prima il vecchio nome etrusco e poi quello attuale. Attenzione comunque : il Rumon può anche portare verso Milano e verso il suo Gran Criterium. La sua distanza mantenuta prudentemente sui 1500 metri può dunque essere viatico tanto per la prova romana di fine ottobre prevista sui 1800 cosi come per quella milanese che è sulla stessa distanza. Questa domenica i due anni saranno ancora una volta i veri protagonisti. Non soltanto il qualificante Rumon per loro ma anche due prove che sono altamente fascinose perché in settembre soprattutto sono forse le più intriganti : due corse per debuttanti divisi per sesso ma sempre sulla severa distanza, al momento, del miglio in pista grande. Molto spesso in questo tipo di corse si nascondono cavalli che poi si rivelano importanti e talvolta anche campioni. E’ giustissimo permettere al due anni di esordire al cospetto di altri che sono tutti esordienti piuttosto che trovarsi subito alle prese con cavalli già più rodati ed esperti. Viviamo dunque queste tre prove con grande interesse cosi come il resto del programma che ci regala quattro intriganti e difficili handicap per i maggiori di età ed un po’ su tutte le distanze possibili. Infatti la giornata prevede una listed, due corse per esordienti e quattro perizie, per sei volte ci gioveremo della selettiva pista grande ed una volta sarà in azione la pista all weather. Le distanze andranno dai 1400 ai 2000 metri. Dunque i 1500 della pista grande del Rumon ci sveleranno i potenziali candidati alle due pattern di ottobre. Che la corsa sia nobile lo dimostra il fatto che si spende per rientrare colui che è probabilmente, al momento, il leader italiano della generazione ovvero Ginwar che è il laureato del Primi Passi preceduto dal Giubilo proprio a Roma. Il motivo tecnico importante è che, oltre a rientrare, Ginwar allunga la distanza e da buon Martino Alonso ha tutto nel dna per fare i 1500 del Rumon. A sfidarlo prova già un compagno di allenamento ovvero Clockwinder cresciuto a dovere in estate con i piazzamenti nei criteria di Livorno e Varese e poi con la franca affermazione romana dove relegava al terzo posto Vennarecci runner up di Criterium partenopeo in estate. In campo anche il dernier cri Rattle Noir che ha molto bene esordito e subito alza la sua personale asticella mentre un altro insidioso avversario per il leader sarà Change of Moon che ha appena trionfato nel Mediterraneo su Pancho e Giacas. Oltre a quattro handicap molto ben riusciti e incerti, il programma comprende altre due corse per puledri, queste riservate ai debuttanti divisi per sesso: il Premio Chiese (14.300 euro, m. 1600 p.g.), con dieci maschi, e il Premio Epidendrum (14.300 euro, m. 1600 p.g.), con ben quattordici femmine.
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