INIZIATO IL PROCESSO PER FARE USCIRE SCHUMACHER DAL COMA FARMACOLOGICO

AG.RF  01.02.2014 (ore 00:47)

(riverflash) – Michael Schumacher reagisce positivamente al processo di uscita dal coma iniziato questa settimana. Questa è senza dubbio la migliore notizia fornita dal Dipartimento di Neurochirurgia CHU di Grenoble nel mese di gennaio. Riassumiamo le comunicazioni dei sanitari che hanno in cura il pilota tedesco:

6 gennaio che parla di una condizione “critica ma stabile” . Undici giorni dopo , un’altra dichiarazione ha parlato di una condizione “stabile” .

Miglioramenti a piccoli passi, che non risolvono la domanda sul futuro dell’ex-ferrarista, ma autorizzano a credere che la pressione intracranica di Schumi è stata considerata abbastanza stabile in questi giorni per avere deciso di avviare il processo di risveglio.

Il professor Jean-Luc Truelle, primario emerito del reparto di neurologia dell’Ospedale Foch a Suresnes, in una dichiarazione del 29 gennaio, ha affermato che, dopo quattro settimane in coma, era il momento giusto per iniziare la fase di risveglio dal coma indotto. Mentre sedazione viene lentamente abbassata, il segnale positivo si manifesta con apertura dell’occhio e il ripristino della capacità di comunicazione, eseguendo semplici comandi: “apri gli occhi”,”chiudi gli occhi” , “apri la bocca” , “stringi la mano”.

Sono questi i segnali che Schumacher sembra manifestare capacità di relazionarsi con il mondo esterno.

Resta il fatto tuttavia che, nonostante questi segnali incoraggianti, Michael Schumacher non è certo alla fine del suo calvario. I prossimi due mesi saranno, secondo il primario emerito di neurologia, un periodo di “confusione” che l’ex-pilota deve vivere in uno “stato di letargo”, quasi un dormiveglia.

Per quanto riguarda il recupero, è impossibile oggi formulare una prognosi . “Ci vogliono molti anni nel caso di gravi ferite alla testa”, avverte il professor Truelle.

Nella foto: a Jerez il personale della scuderia Ferrari manifesta il proprio sostegno a Michael Schumacher