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INGHILTERRA, NUOVO SCOOP DEL GUARDIAN: DURANTE G20 DI LONDRA SERVIZI SEGRETI INGLESI SPIARONO I LEADER MONDIALI

LONDRA (RIVER FLASH)- Risveglio amaro oggi per l’Inghilterra. Quotidiani e free press della nuvolosa Londra non parlavano d’altro e titolavano su prima pagina il nuovo clamoroso scoop del Guardian: “Al G20 i servizi inglesi spiarono i leader.”

La rivelazione arriva a pochi giorni dall’ G20esplosione dello scandalo ‘Datagate’ negli Stati Uniti e alla vigilia del vertice G8 in Irlanda del Nord.

Secondo quanto pubblicato ieri sera sulla pagina web del quotidiano britannico, citando Snowden e alcuni documenti analizzati dai suoi giornalisti, i servizi di intelligence britannica intercettarono le comunicazioni dei delegati durante i due vertici del G20 nel 2009 a Londra. I controlli sarebbero stati eseguiti dal Gchq (Government Communications Head Quarter, Quartier Generale Governativo per le Comunicazioni) britannico, ma anche da agenti del Nsa (National Security Agency) Usa che avrebbero spiato conversazioni segrete dell’allora presidente russo, Dmitri Medvedev.

Ad alcuni delegati vennero fatti utilizzare Internet café da dove il Government Communications Headquarters, agenzia governativa britannica che si occupa di sicurezza, spionaggio e controspionaggio, nell’ambito delle comunicazioni, poteva tracciarne i messaggi. Tra i Paesi presi di mira ci furono,  anche la Turchia ed il Sudafrica e scopo dell’iniziativa sarebbe stato di migliorare la posizione di negoziazione della Gran Bretagna durante il summit.

L’infiltrazione sarebbe stata autorizzata sul fronte britannico dall’allora primo ministro laburista,Gordon Brown. Ma avrebbe coinvolto anche un pool di agenti della National Security Agency americana (la stessa che gestiva il programma Prism) basati nel Regno Unito e interessati in particolare a Medvedev.

Nel rapporto relativo ai controlli fatti sulle conversazioni dell’allora inquilino del Cremlino (oggi primo ministro), mettono fra l’altro in evidenza ”un cambiamento” nel sistema di trasmissione delle comunicazioni del leader russo verso Mosca, attraverso l’ambasciata a Londra.

Un’ombra d’imbarazzo che potrebbe oscurare l’imminente vertice nell’Italia del Nord.

FT AG RF 17.6.2013

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