20 Ago 2013
INGHILTERRA, E’ POLEMICA SUL FERMO DEL COMPAGNO DI UN GIORNALISTA DEL GUARDIAN
LONDRA (RIVER FLASH)- Le autorità britanniche hanno reso noto stamattina che ”il ricorso a poteri previsti dalla legge antiterrorismo” per fermare David Miranda, compagno di un giornalista del Guardian amico di Edward Snowden, è stato ”corretto dal punto di vista legale e procedurale”. David Miranda e’ stato interrogato per nove ore all’aeroporto londinese di Heathrow prima di essere rilasciato senza accuse. La misura del fermo ha posto interrogativi all’opinione pubblica inglese sulla necessita’ di ”accanimento” nei riguardi del cittadino brasiliano, che faceva scalo a Londra nel suo viaggio di ritorno a San Paolo. Il Metropolitan Police Service (Mps) ha detto che il fermo di Miranda era ”necessario e adeguato” e che e’ avvenuto ”alla presenza di un avvocato”. Il giovane brasiliano era stato fermato in base alla legge antiterrorismo inglese, che consente alla polizia di fermare e interrogare persone in transito in porti o aeroporti per capire ”se sono coinvolte nella pianificazione di azioni terroristiche”. Il quotidiano inglese Guardian, in cui lavora il giornalista Greenwald, compagno di Miranda, ha reso noto di essere ”sconcertato” per il fermo del cittadino brasiliano e che ”fara’ pressioni” sulle autorita’ britanniche per avere ”ulteriori spiegazioni”.
Secondo il Guardian, la polizia ha confiscato alcune apparecchiature elettroniche a Miranda, tra cui il telefono cellulare, delle chiavette usb, dei dvd e una consolle per videogiochi. Un portavoce del giornale ha aggiunto che il Guardian ha chiesto chiarimenti alle autorità britanniche. Il quotidiano si è detto “costernato che il partner di un giornalista del Guardian che ha scritto sui servizi di sicurezza sia stato trattenuto per quasi nove ore mentre era in transito all’aeroporto di Heathrow”. Il governo del Brasile ha protestato contro il fermo di David Miranda, considerato “ingiustificabile coinvolgere un individuo contro il quale non pesa alcuna accusa cercando di giustificare la cosa facendo ricorso alla legislazione” britannica antiterrorista.
Il ministero degli Interni britannico in una nota sottolinea che ”il governo e la polizia hanno il dovere di proteggere i cittadini e la sicurezza nazionale”. L’Home Office aggiunge anche che ”Se la polizia crede che un individuo sia in possesso di informazioni rubate molto sensibili che potrebbero aiutare il terrorismo allora deve agire e la legge offre un quadro giuridico nel quale farlo”,