11 Gen 2014
INFLUENZA: SOS BAMBINI: PER 1 SU 4 NIENTE FRUTTA A TAVOLA
AG.RF.(redazione).11.01.2014.(ore 6.52)
“riverflash” – Iniziare con latte, miele o marmellata alla mattina per poi portare a tavola soprattutto zuppe, verdure, legumi e frutta, con l’apporto di vitamine che aiuta a rafforzare, le difese immunitarie dal rischio dell’insorgenza dell’ influenza. E’ questo il consiglio della Coldiretti in riferimento al forte aumento dei casi di influenza stagionale che sta colpendo al momento soprattutto i bambini che, 1 su 4, non consumano ortofrutta a tavola almeno una volta al giorno. “Oltre a frutta a verdura ricca di antiossidanti nella dieta per sconfiggere l’influenza non devono mancare latte, uova e alimenti ricchi di elementi probiotici quali yogurt e formaggi come il parmigiano e, per alcuni esperti, anche il miele e l’aglio, che contiene una sostanza, l’allicina, particolarmente attiva nella prevenzione. E’ fondamentale assumere verdure di stagione, soprattutto quelle ricche di vitamina A (spinaci, cicoria, zucca, ravanelli, zucchine, carote, broccoletti, ottimi anche cipolle e aglio possibilmente crudi per la valenza antibatterica non indifferente) perché danno il giusto quantitativo di sali minerali e vitamine antiossidanti che sono di grande aiuto per combattere le conseguenze dello stress del cambio di stagione sull’organismo. Nella dieta – prosegue la Coldiretti – non vanno trascurati piatti a base di legumi (fagioli, ceci, piselli, lenticchie, fave secche) perché contengono ferro e sono ricchi di fibre che aiutano l’organismo a smaltire i sovraccarichi migliorando le funzionalità intestinali. Per la frutta, di grande importanza per il grande contenuto di vitamina C, è il consumo di frutta di stagione come i kiwi, clementine e arance rigorosamente italiane per evitare che i trasporti ne riducano il contenuto vitaminico. Va anche ricordato che in un soggetto normale l’assunzione di proteine deve essere compresa tra 0,8- 1,3 grammi di proteine per chilo di peso corporeo, per cui, una buona dose di carne nella dieta non può fare che bene”.