AG.RF.(MP).10.10.2016
“riverflash” – I medici di famiglia, lanciano l’allarme: “Quest’anno è opportuno vaccinarsi perché l’influenza si presenta aggressiva. L’invito è rivolto agli italiani che, sempre in minora numero, provvedono a sottoporsi al vaccino: attualmente sono “solo” il 20% quelli che si “proteggono” e tra gli anziani, la percentuale è scesa dal 70 al 50%. Tuttavia la sindrome influenzale del 2016/2017, rischia di mettere a letto circa 6mln di persone. Il nuovo virus influenzale del ceppo A/H3 è già arrivato, dalla Libia, e a rischiare di più, sarebbe la fascia di persone comprese tra i 50 e il 60 anni. Ma perché i medici prevedono un’ondata influenzale più pesante del solito? Innanzitutto perché la questione è stata affrontata con largo anticipo: già a fine agosto infatti, è stato isolato il virus in un bambino nato in Marocco e proveniente dalla Libia. E in secondo luogo, i virus A/Hong Kong (H3N2) e B/Brisbane, isolati dall’Istituto superiore di sanità (Iss), contengono piccole mutazioni che predispongono a una maggiore circolazione dell’influenza. Ciò accade perché né i bambini, né le persone a rischio che solitamente si vaccinano, possiedono gli anticorpi che fungono da barriera alla malattia. E quali sono i sintomi di questa nuova influenza? Sono sempre gli stessi: infezioni alle vie respiratorie, tosse e mal di gola, febbre anche alta, mal di testa e dolori alle articolazioni. A vaccinarsi dunque, dovrebbero essere, oltre a tutti quelli che appartengono ad una categoria a rischio (ultrasessantacinquenni, diabetici, immunodepressi, cardiopatici, malati oncologici, donne al secondo e terzo trimestre di gravidanza), i 50enni/60enni, che a causa della mutazione del virus, saranno i più colpiti. Ma anche per i bambini è consigliata la vaccinazione, visto che l’influenza da 0 a 4 anni colpisce 10 volte più che tra gli anziani e 8 volte di più tra i 5 e i 14 anni e ovviamente, anche i medici. Ma quando è possibile vaccinarsi per non “rischiare”? Dal mese di ottobre a dicembre, lasciando alle spalle i pregiudizi sui vaccini, quali quello di “presunte” contaminazioni su alcuni lotti di 2 anni fà.
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