Febbre alta e tosse a causa del virus H1N1.
AG.RF.(redazione).02.01.2023
“riverflash” . Il capodanno appena trascorso, ha messo a letto 1 mln di italiani. In questi giorni i contagi si stanno moltiplicando e si registra un incremento di accessi ai servizi di continuità assistenziale e al pronto soccorso, anche in relazione alla chiusura prolungata degli studi dei medici di famiglia in questi giorni di festa. L’Istituto superiore di sanità parla di circa un 30% di contagi, il livello più altro delle precedenti stagioni. Si tratta di un mix di Covid, influenza, virus sinciziale e altri patogeni che, in alternativa allo stress respiratorio, possono determinare una sofferenza gastrointestinale. E nonostante i casi siano in crescita, si guarda con preoccupazione alla riapertura delle scuole. Come comportarsi dunque in caso di influenza? Marco Falcone, segretario generale SIMIT (Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali), suggerisce una volta accertata la diagnosi, sarà opportuno comportarsi come nel caso del Covid-19, quindi evitando i contatti stretti con persone anziane o fragili, rimanendo a casa, evitando di frequentare luoghi chiusi e affollati, coprendo bocca e il naso perché starnuti e colpi di tosse diffondono virus e batteri. L’ondata di affezioni respiratorie sta causando più problemi dell’infezione da Covid. La differenza è che chi risulta positivo al Sars-CoV-2 prende le dovute precauzioni, tende a stare in disparte e indossa la mascherina e la stessa attenzione va messa anche in caso di influenza che quest’anno è particolarmente aggressiva e spesso si associa alle sovrinfezioni, quali le polmoniti batteriche. E allora come curarsi? Si fa ricorso ad antinfiammatori, antipiretici e una dieta reidratante, sempre sotto stretta sorveglianza del medico. Se, dopo 2-3 giorni il termometro continua a indicare una febbre elevata, la tosse non passa e si avverte dolore al torace, potrebbe essere ipotizzabile una complicanza batterica. In questo caso è il medico a valutare un eventuale ricorso agli antibiotici: il paracetamolo risulta essere particolarmente efficace per contrastare febbre, cefalea, dolori articolari. Inoltre gli antinfiammatori della classe dei Fans (ketoprofene sale di lisina, ibuprofene a basse dosi, morniflumato) risultano particolarmente utili anche come collutori, nel caso di manifestazioni flogistiche del faringe”. In genere, si arriva alla guarigione in 5-7 giorni.
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