di Paola Provaroni (AG.RF 25.10.2015) ore 09:25
(riverflash) – I “fratelli invincibili” così erano chiamati Piero e Raimondo d’Inzeo. Entrambi con otto presenze consecutive ai giochi olimpici, hanno segnato i più grandi successi nella storia dell’equitazione italiana. Li ricordiamo, memorabili, ai giochi olimpici di Roma nel 1960, quando Raimondo conquista la medaglia d’oro e Piero quella d’argento. La passione per i cavalli li unisce sin da piccoli, due vite parallele completamente dedicate all’equitazione. Raimondo mostrava il suo talento con un istinto fuori dal comune, Piero molto tecnico e controllato. Insieme si completavano, esaltando in modo diverso le caratteristiche necessarie per essere dei grandi cavalieri.
Anche dopo il tramonto sportivo continuavano, soprattutto Raimondo, a frequentare il luogo dove si era formata la loro preparazione agonistica cioè il circolo ippico della Farnesina. Con il basco sulla testa e il lungo cappotto, Raimondo amava gustare il suo aperitivo, guardando il campo ostacoli che lo aveva visto ragazzo. Sempre cortese ed elegante, dava i suoi consigli ai giovani allievi della Farnesina e dopo aver trascorso un pò di tempo al circolo, silenziosamente andava via.
Per ricordare questi due grandissimi personaggi dello sport italiano, si è svolta, venerdì scorso, la cerimonia d’inaugurazione di VIALE PIERO E RAIMONDO D’INZEO CAMPIONI DI EQUITAZIONE nei pressi del Piazza di Siena, proprio vicino al campo che li ha visti trionfare tante volte. Presenti alla cerimonia il presidente del Coni Giovanni Malago’, il presidente della Fise Vittorio Orlandi, l’assessore alla cultura ed allo sport del comune di Roma Giovanna Marinelli.
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