AG.RF.(redazione).10.07.2018
“riverflash” – La leucemia è una malattia che fa paura, ma c’è una possibilità di “scovarla” prima che si manifesti: alcuni ricercatori infatti, hanno pubblicato su “Nature”, i risultati dei loro studi, attraverso i quali hanno scoperto cambiamenti genetici già presenti nei sani, ma indizio di un’alta probabilità di sviluppare in futuro la forma mieloide acuta del tumore ematologico. Si tratta di una patologia molto aggressiva che può insorgere a ogni età, colpisce ogni anno circa 5 persone su 100mila e può portare a emorragie e infezioni mortali. In merito alle possibili terapia, negli ultimi anni sono stati fatti pochi progressi, ma ora, grazie appunto al lavoro degli scienziati del Wellcome Sanger Institute inglese e dell’European Bioinformatics Institute Embl-Ebi, insieme a collaboratori internazionali fra cui colleghi del Princess Margaret Cancer Centre in Canada o del Weizmann Institute in Israele, sarà possibile con un test, identificare molto prima, coloro che hanno possibilità di sviluppare una leucemia mieloide acuta e quindi, realizzare test efficaci per “riconoscere” chi rischia di più e indirizzare così la ricerca, verso la prevenzione o la possibilità di fermare la progressione della patologia: per analizzarla meglio, sono in corso anche da anni, alcuni studi sui legami tra cancro e alimentazione. La leucemia mieloide acuta, appare all’improvviso ed è quindi praticamente impossibile diagnosticarla: tuttavia ora, si apre una nuova speranza e i nuovi test indicano che è possibile individuare la malattia, 5 anni prima che insorga.
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