27 Nov 2013
IN ARRIVO LA IUC: IL NUOVO TRIBUTO “ACCHIAPPATUTTO”
AG.RF.(MP).27.11.2013
“riverflash” – Trise, Tari, Tasi, Tuc: a prima vista potrebbe sembrare un divertente scioglilingua, purtroppo però si tratta della somma delle tasse da pagare, alcune quale la Trise, già decaduta prima di iniziare. Nel caos delle sigle e dei contenuti delle tasse che gli italiani dovranno pagare, ha “vinto” ora la Iuc (imposta unica) o meglio, l’abbiamo vinta noi…. Di cosa si tratta? Di un nuovo tributo sulla casa che sostituirà l’imu dal 2014 e sarà divisa in 2 parti: la prima relativa alla raccolta dei rifiuti, la seconda invece riguarderà i servizi indivisibili, quali anagrafe e illuminazione pubblica, istruzione ecc…). A prevedere questa nuova ulteriore tassa, è stato un emendamento della legge di Stabilità. Resta l’esenzione per le prime case, escluse quelle di lusso e le detrazioni saranno uguali a quelle del 2012: partiranno infatti da 200 euro, alle quali si aggiungeranno 50 euro a figlio. Cancellata quindi, prima di nascere, la Trise,(tassa sui rifiuti e servizi indivisibili). E come sarà allora composta la Iuc? Ora anche noi che scriviamo, facciamo fatica a chiarire i concetti, tuttavia la Iuc, comprenderà: Imu, Tasi (finanziamento dei servizi indivisibili), e Tari (tassa sui rifiuti). La Iuc quindi, dovrebbe assorbire sia l’Imu che la Tare. Sulle case diverse dall’abitazione principale i contribuenti verseranno Imu, Tasi e Tari. Oltre alle detrazioni, l’altra novità è che sulle case diverse dall’abitazione principale la somma delle aliquote Imu e Tasi non potrà superare il 10,6 per mille, contro l’11,6 previsto dalla Trise. La scelta ultima sarà però, nelle mani dei Comuni, che avranno anche la facoltà di azzerare la Tasi, decidendo di rimodulare l’aliquota. Saranno i singoli municipi infatti a decidere se ridurla, magari utilizzando anche le risorse che il governo ha riservato a questo scopo. La nuova Iuc si pone come obiettivo di potenziare il ruolo federalista dei Comuni che potranno prendere molte decisioni. Infatti il comune, previa deliberazione del consiglio comunale, può anche decidere di azzerarla. A questo proposito, il governo aveva stanziato prima 943 milioni e a tali modifiche parlamentari, andranno ad aggiungersi altri 500 milioni, utili per introdurre detrazioni oppure variazioni d’aliquota. Ma quali saranno le scadenze delle varie tasse? Non cambiano le norme per l’Imu che si pagherà due volte l’anno, a giugno e a dicembre, mentre la Tasi verrà versata in quattro rate: il primo appuntamento è il 16 gennaio; si prosegue il 16 aprile, il 16 luglio e il 16 ottobre. Insomma al di là delle infinite sigle utilizzate per le varie tasse e della confusione che si è creta intorno ad esse…. ora è in arrivo la Iuc e l’imperativo è sempre lo stesso: “ pagare”……