11 Ago 2013
IMU SI’, IMU NO MENTRE GLI ITALIANI POSSONO SOLO SUBIRE…..
“riverflash” – Proprio nella settimana che prelude al ferragosto, la data “clou” dell’estate, quella che indica in tutto e per tutto le vacanze, torna prepotentemente alla ribalta la questione Imu, questione che agita la maggioranza e sta creando non poca tensione. Il Pdl infatti è sul piede di guerra e non ci sta a veder crollare il suo cavallo di battaglia, quello sul quale aveva puntato tutto per un’eventuale vincita alle elezioni: “mai più Imu sulla prima casa”, erano state queste le parole di Silvio Berlusconi a garanzia del suo appoggio al governo delle larghe intese che ora rischia veramente di andare a casa. Ma a chi gioverebbe una simile situazione? Certamente non agli italiani, costretti a subire le decisioni dell’esecutivo senza poter minimamente esprimere la propria opinione in merito (tanto non cambierebbe nulla). Dunque la strada che porta a nuove elezioni, ci costerebbe circa 7 ulteriori miliardi di tasse… e a chi converrebbe? Sicuramente ci sarebbero nuovi ulteriori danni economici per il Paese e probabilmente anche seri rischi per l’Eurozona. Insomma è scontro tra centrodestra e centrosinistra mentre Berlusconi ribadisce che proprio l’abolizione dell’Imu rappresentava la “condizio sine qua non” per dare il proprio appoggio al governo e in questa delicata situazione, la sensazione è che la tanto odiata tassa, non rappresenti altro che una specie di “ricatto” per tenere in piedi il governo; “la discussione in merito all’Imu, non è nel programma di governo”, ha ribadito ieri il segretario del Pd, Guglielmo Epifani” e la prima giornata di ferie dei politici, se n’è andata così, tra polemiche e accuse reciproche: “questa tassa non s’ha da pagare” pensano invece gli italiani sempre più “strangolati” dalle tasse e con serie difficoltà ad arrivare a fine mese e non importa nulla se i politici non andranno in vacanza per discutere i “temi caldi” che affliggono il Paese, anzi…. È giusto che i politici siano lì a cercare le soluzioni più adatte, tanto più che la discussione sulla diminuzione dei loro stipendi, già inserita tra i temi che il governo deve affrontare, è slittata ancora. Ora occorre decidere e bisogna farlo in fretta perché così come (forse) stanno ora facendo i politici, rinunciando alle loro ferie per tentare di sciogliere i nodi del governo, dall’altra parte ci sono tanti italiani che sono rimasti a casa perché non hanno più i soldi per andare in vacanza……