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IMPRENDITORE IMPUTATO PER BANCAROTTA UCCIDE UN GIUDICE E DUE PERSONE AL TRIBUNALE DI MILANO

++ Spari a Tribunale Milano: evacuato edificio ++AG.RF 09.04.2015 (ore 17:03)

(riverflash) – Terrore al Tribunale di Milano dove un uomo ha ucciso tre persone ferendone altre. Si è dato quindi alla fuga in moto dove è stato arrestato a Vimercate, nei pressi di un centro commerciale. Si chiama Claudio Giardiello, ha 57 anni e risiede a Brugherio in Brianza, ma è nato a Benevento. Imputato per bancarotta fraudolenta, è entrato nel Palazzo di Giustizia da una porta laterale in compagnia del suo avvocato. Ciò gli ha permesso di portare con se una rivoltella evitando i controlli del metal detector. Al terzo piano ha fatto fuoco sull’avvocato Alberto Claris Appiani, che è morto durante il trasporto in ospedale. Poi ha fatto fuoco sul nipote Davide Limongelli, ferendolo, e su Giorgio Erba, coimputato nel fallimento dell’Immobiliare Magenta di cui Giardiello era l’azionista di maggioranza. Il crak finanziario di questa società è all’origine del dramma ed è rimasto ferito a una coscia nell’aula al terzo piano anche il commercialista Stefano Verna, presente in qualità di testimone. Giardiello, quindi, è sceso al secondo piano entrando nella stanza 250 per uccidere il giudice Fernando Ciampi senza curarsi di una cancelliera che era impegnata a una stampante. Ciampi, che lavorava al Tribunale delle Imprese, è stato ucciso con due colpi d’arma da fuoco.

giardiello-REUTERSClaudio Giardiello era uno dei tanti imprenditori in difficoltà di questi tempi e si era convinto di essere al centro di un raggiro da parte dei suoi soci. L’Immobiliare Magenta srl faceva capo per il 55% a Giardiello, per il 30% a suo nipote Davide Limongelli, rimasto ferito, e per il 15% a Giovanni Scarpa. Nel novembre del 2006 era stato depositato un atto di sequestro delle quote di partecipazione di Limongelli e di Scarpa, mentre nel giugno e nel novembre del 2007 erano stati depositati atti di sequestro delle quote di Giardiello.

L’assassino versava in condizioni economiche drammatiche, dopo aver avuto un certo benessere. Probabilmente ha pianificato nei dettagli l’azione omicida, una strage premeditata. All’origine della bancarotta una spartizione di fondi neri che secondo l’assassino erano stati fatti in maniera dannosa nei suoi confronti.

Il giudice Fernando Ciampi, ucciso oggi nella sparatoria al Tribunale di Milano, aveva 71 anni ed era da 6 anni alla seconda sezione civile, incaricata dei fallimenti. Nel processo contro Giardiello era solo un testimone.

L’avvocato Alberto Claris Appiani, 37 anni, in un recente passato aveva assistito legalmente Giardiello e oggi era in aula come testimone alla causa per bancarotta fraudolenta.

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