di Andrea Pranovi (AG.RF. 25.06.2015) (ore 18,51) (riverflash) – Continuano gli sbarchi nelle coste dell’Italia meridionale e si accende sempre di più il dibattito sull’accoglienza dei profughi. A livello nazionale alcune regioni sembrano non intenzionate ad accogliere nuovi migranti. Oggi, in un vertice a Palazzo Chigi, il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha dichiarato che “sul tema dell’accoglienza ci vogliono soluzioni che rispondano a requisiti etici e criteri di ragionevolezza” e che “i richiedenti asilo si accolgono, i migranti economici vengano rimpatriati”.
Dall’incontro non sono usciti soddisfatti i governatori di centro-destra. “Chiedo risposte concrete. Parliamo di chiacchiere. Chiedo risposte concrete a problemi concreti. La risposta del governo è stata che ne riparleremo”, ha affermato uscendo da Palazzo Chigi il presidente della Lombardia Roberto Maroni. “Noi continuiamo a dire no a nuovi arrivi”, ha detto invece Luca Zaia, governatore del Veneto.
Il tema dell’immigrazione è anche nell’agenda europea. Il premier britannico Cameron, alle prese con la situazione dei molti migranti che cercano di raggiungere l’Inghilterra nascondendosi nei camion al porto di Calais, in Francia, ha spiegato che “vogliamo vedere migranti meglio schedati ma francamente molto di questo bisogna che sia fatto in Italia, dove arrivano, piuttosto che in Francia”. Inoltre, da Bruxelles arrivano le dichiarazioni del presidente del Consiglio Europeo Donad Tusk, secondo il quale tra gli Stati membri non è ancvora stato trovato l’accordo sulle quote obbligatorie di richiedenti asilo da accogliere.
L’immigrazione è anche uno degli aspetti principali nell’inchiesta su “Mafia Capitale”. Nei giorni scorsi il prefetto di Catania, dopo la proposta del presidente dell’anticorruzione Raffaele Cantone, ha nominato Maria Nicotra commissario straordinario per l’appalto di servizi e gestione del Centro d’accoglienza per richiedenti asilo di Mineo. Intanto è stato votato lo scioglimento del Consorzio che gestiva il centro, il più grande d’Europa, da parte dei sindaci dei comuni facenti parte del Consorzio stesso.
Come sempre, quando l’immigrazione diventa un’emergenza, ci si interroga sui costi dell’accoglienza. L’Europa mette a disposizione dei fondi per i centri d’accoglienza che vengono girati al Ministero dell’Interno e ai Comuni. Alle associazioni che si occupano di ospitare i migranti vengono dati 35 euro al giorno di rimbosro spese per ogni persona ospitata. Questa cifra serve a coprire i costi per vitto e alloggio, per la manutenzione e la pulizia dello stabile, per le visite mediche, per la mediazione culturale, per l’assistenza legale e, a volte, per l’iter burocratico necessario ai migranti per acquisire lo status di rifugiato. Ad ogni ospite dei centri d’accoglienza viene invece dato un “pocket money” di due euro e cinquanta centesimi al giorno per le spese quotidiane.
Altra cosa è invece il FEI, ossia il Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi terzi. Dal 2007 al 2012 le risorse stanziate verso l’Italia ammontano a quasi 161 milioni e 900 mila euro. Tra i progetti finanziati attervero il FEI vi sono quelli riguardanti la formazione linguistica e l’orientamento civico, quelli relativi all’integrazione scolastica e all’inclusione sociale dei giovani stranieri e quelli dedicati all’informazione, alla sensibilizzazione e alla comunicazione. Altri progetti vertono invece sull’orientamento al lavoro e sul sostegno all’occupabilità oppure sulla mediazione ed il dialogo interculturale.
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