AG.RF.(redazione).12.02.2017
“riverflash” – Approvato ieri in Consiglio dei Ministri il decreto sicurezza urbana. Dispiace prendere atto ancora una volta, che il Decreto fortemente voluto dall’Anci e dal Ministero dell’Interno per dare più poteri ai Sindaci, stipulare i patti per la sicurezza tra Prefetti e Sindaci al fine di rendere più cogente, nelle aree urbane, l’attività di prevenzione e di controllo sul territorio non tiene minimamente in conto la necessità di dare risposte, in termini di tutele e diritti, ai 60.000 agenti e ufficiali della Polizia Locale.
Lo dichiara in una nota il Segretario Nazionale UIL FPL Daniele Ilari.
Nulla quaestio su maggiori poteri ai Sindaci in materia di lotta al degrado e all’illegalità, anche attraverso un rafforzamento del potere di emanare ordinanze contingibili e urgenti, e su un rapporto sinergico tra Stato e Amministrazioni Locali per garantire una maggiore sicurezza nelle aree urbane, ma – prosegue il Segretario Ilari – non si può continuare ad ignorare coloro che la lotta al degrado e all’illegalità la mettono in pratica tutti i giorni: le lavoratrici ed i lavoratori della Polizia Locale.
La Polizia Locale continua ad essere trattata come una polizia di serie B rispetto agli altri corpi di polizia dello Stato. Sono sei anni che chiediamo a gran voce il ripristino della causa di servizio, dell’equo indennizzo e della pensione privilegiata in caso di infortunio o aggressione legata all’espletamento dei compiti d’istituto, benefici da cui gli appartenenti ai corpi e servizi di Polizia Locale sono stati “scippati” dal Decreto Monti.
E che dire della ormai obsoleta legge quadro sulla Polizia Locale, che risale ad oltre trent’anni fa e non tiene in alcun modo in conto, le innuerevoli competenze trasferite agli operatori e il mutato quadro normativo e istituzionale di riferimento?
Abbiamo chiesto al Ministro dell’Interno e al Presidente dell’ Anci l’apertura di un tavolo di confronto sulle problematiche della Polizia Locale. La UIL FPL è come sempre disponibile a ricercare soluzioni condivise non solo nell’interesse dei lavoratori che rappresenta, ma anche dei cittadini e del sistema paese. La Polizia Locale – conclude Ilari – continuerà, come sempre, a fare il proprio lavoro con serietà e abnegazione, malgrado le carenze d’organico, il blocco del turnover, la mancanza di tutele, svolgendo attività di prevenzione e garantendo sicurezza ai cittadini, ma i suoi sessantamila operatori meritano rispetto e non si può continuare ad ignorare le giuste rivendicazioni di un’intera categoria.