AG.RF 30.08.2014 (ore 13:45)
(riverflash) – Divulgare una notizia falsa è un fatto di enorme gravità, che viola il codice etico della corretta informazione oltre a incrinare la credibilità del giornalista che afferma cose non vere. A tale gravità si aggiunge che la testata colpevole di falsità ha come editore di riferimento la Rai, cioè la televisione pubblica pagata dagli italiani con il canone e per coerenza sopra le parti.
Dalila Nesci (M5S), membro della commissione vigilanza Rai si è accorta dell’informazione non corretta, costringendo il TG2 a rettificare una notizia data lo scorso 27 agosto in merito all’incontro di una delegazione dei 5 Stelle con il ministro della Giustizia Orlando. Secondo il telegiornale Rai i pentastellati lo avrebbero rifiutato, ma in realtà ci sono stati degli incontri tra le parti e sono state presentate varie proposte.
Una vera persecuzione mediatica verso il M5S, nemmeno il MSI di Giorgio Almirante veniva maltrattato così dall’informazione pubblica che oggi si è trasformata nell’ufficio stampa di Matteo Renzi, non per stima del premier ma per la paura che salti l’intero sistema se l’ex-sindaco di Firenze fallisce come i suoi predecessori Enrico Letta e Mario Monti.
Autrice del servizio incriminato la giornalista Nadia Zicoschi (nella foto) come si evice dal seguente comunicato: “Nell’edizione delle 20,30, il tg della seconda rete Rai rettifica, su richiesta della deputata M5S Dalila Nesci (commissione di Vigilanza), rispetto a un servizio della giornalista Nadia Zicoschi, andato in onda lo scorso 27 agosto. Secondo Zicoschi, il Movimento aveva rifiutato incontri con il ministro della giustizia Andrea Orlando, non presentando proposte in tema di riforma della giustizia. Ciò non risponde a verità: M5S aveva già incontrato il ministro e presentato più proposte. Ecco, quindi, che M5S ha obbligato il Tg2 a rettificare”.
Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..