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IL TAR SMENTISCE I TECNICI DELLA REGIONE LAZIO: LA SPIAGGIA DEI CANI IN RIVA AL TEVERE NON È ILLEGALE

villa bau panoramicaAG.RF 16.03.2015 (ore 17:52)

(riverflash) – A volte i burocrati perdono il buon senso e fanno danni. Oltre il 40% delle famiglie italiane ha un animale da compagnia e a Roma la spiaggia per cani Villa Bau Village era una risorsa importante con la sua piscina per quadrupedi e uno spazio dove farli correre e socializzare. Purtroppo nell’estate 2014 Villa Bau Village è rimasta chiusa a causa di un’ordinanza della Regione Lazio a cui non è importato molto che la struttura ha riqualificato un’area occupata in precedenza da baracche e prima ancora dai consumatori di eroina. Stranamente in contemporanea allas chiusura della spiaggia per cani e del suo punto di ristoro, sul lato opposto di Ponte Milvio sorgeva un ristorante con annessi biliardini funzionante solo dal 6 settembre al 20 settembre. Misteri tiberini.

villa bau trillyOggi il quotidiano «La Repubblica» ha pubblicato:

Semaforo verde al Tar per la spiaggia per cani in riva al Tevere. Villa Bau ha infatti ricevuto il placet dei giudici amministrativi della sezione Prima Ter: anche la prossima estate l’Onlus potrà offrire ai suoi associati un ombrellone e una piscina dove far sguazzare i loro amici a quattro zampe. Allestito su un’area demaniale da 14.800 metri quadrati, l’arenile artificiale era stato messo al bando dalla Regione il 24 aprile 2014. Con una determinazione dirigenziale erano state revocate le autorizzazioni all’associazione, titolare di una concessione ottenuta nel 2009 e valida per 19 anni.

Tutto per un cavillo: secondo i tecnici della Pisana, nel 2011 i gestori della spiaggia dedicata ai cani e ai loro padroni avevano affidato in subconcessione a una seconda società il servizio di ristorazione e il punto bar dello stabilimento di Ponte Milvio.

Un’ipotesi smentita dalla sentenza firmata dalle toghe di via Flaminia lo scorso giovedì: come scrivono i magistrati nel dispositivo: “Non c’è stata alcuna sublocazione del bene demaniale, che è rimasto sempre nella titolarità e disponibilità esclusiva della Onlus, la quale si è soltanto avvalsa per un limitato periodo di tempo dell’aiuto di terzi per la gestione del punto ristoro, e una volta edotta dell’impossibilità di tale scelta, ha provveduto immediatamente a svolgere in proprio anche detta attività”. Una motivazione che rende vane anche le altre contestazioni della Regione, tra cui il cambio di destinazione d’uso della struttura e il superamento della soglia delle emissioni sonore provenienti da Villa Bau.

Via libera allora alla Bau Beach in riva al Tevere. Una vittoria importante per la Onlus, che all’inizio della stagione 2014 si era dovuta scusare pubblicamente con i suoi associati sul sito ufficiale dello stabilimento: “Siamo spiacenti, ma la spiaggia per cani è allo stato chiusa per motivi amministrativi, l’associazione comunicherà speriamo a breve eventuali variazioni. Ci dispiace per tutti gli amici a 4 zampe che quest’anno rimangono all’asciutto”. Un messaggio cancellato a colpi di ordinanze e sentenze dal Tar del Lazio.

villa bau lettinognoma piscina 2014villa bau segnalevilla bau lettino

 

 

 

 

Fonte: La Repubblica

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