AG.RF.(MP).21.06.2016
“riverflash” – Passata l’ultima tornata elettorale relativa ai ballottaggi per la scelta dei sindaci nelle 3 città “chiave” italiane (Roma, Torino, Milano) e in vari comuni, nei diversi schieramenti politici, si sta facendo un analisi di ciò che non ha funzionato, visto che a vincere queste amministrative, è stato principalmente il Movimento 5Stelle in varie regioni d’Italia. A Roma, come tutti sanno, ha vinto la Raggi, a Torino la Appendino, a Milano “c’è mancato poco”, visto che lo scarto tra Beppe Sala (51,7%) e Parisi (48,3%), è stato di circa 3 punti. Un dato in ogni caso, è emerso con prepotenza: la maggior parte delle persone vuole “cambiare” e l’ha dimostrato “premiando” quella forza nuova che è il Movimento 5Stelle, che ha funzionato un po’ come l’asso pigliatutto, raccogliendo consensi da nord a sud. “Non è stato un voto di protesta, ma una scelta di cambiamento”, ha dovuto ammettere uno sconsolato Renzi, “Era una mission impossibile, ma ci siamo riusciti”, ha aggiunto Grillo, ora siamo pronti a governare”. Vittoria riconosciuta in pieno quindi, dal premier che ha subito convocato la direzione del Pd per la giornata di venerdì: “questo risultato pur non avendo una valenza nazionale, ha indicato chiaramente che le persone tendono al cambiamento” e per questo probabilmente, egli tende a correre subito ai ripari, anche e soprattutto in vista dell’imminente referendum costituzionale. “Il popolo di alcune città – ha aggiunto Renzi – ha dato un messaggio che deve far riflettere il Pd, riflessione che faremo nella sede del partito e non a Palazzo Chigi. Nel Pd faremo un confronto ampio e articolato, una discussione franca, vera e sincera, a viso aperto, su tutte le questioni: si prospetta una vera e propria resa dei conti, in direzione, poichè si suppone che la minoranza dem chiederà il “cambio di rotta” e presenterà il conto al premier, per una sconfitta “scottante”. Tutto ciò accade mentre Grillo “gongola”, festeggiando e godendosi la vittoria con la Raggi, mentre la Appendino lancia già il primo “siluro”, chiedendo le dimissioni di Francesco Profumo, indicato poche settimane fa da Fassino come presidente della fondazione Compagnia di Sanpaolo, che è primo azionista di Intesa Sanpaolo. La voglia di “pulizia e resettaggio”, come più volte annunziato dai grillini in campagna elettorale è subito iniziata e il Movimento di Grillo si appresta ora ad iniziare il difficile compito di governare e cambiare “veramente” le cose, perché gli elettori che li hanno votati.. ora si aspettano veramente tanto da loro…
Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..