23 Ago 2013
IL REAL MADRID SPENDE 109 MILIONI PER SOFFIARE BALE AL TOTTENHAM IN BARBA AL FAIR PLAY UEFA
di Daniele Giacinti (AG.RF 23.08.2013)
(riverflash) – La follia si è tramutata in realtà. In un mercoledì spagnolo, apparentemente come tutti gli altri, il presidente del Real Madrid, Florentino Perez ha deciso di accettare l’offerta paradossale del Tottenham e portare allo stadio Bernabeu il laterale gallese Gareth Bale. Per l’acquisto dell’esterno sinistro, la società spagnola ha sborsato la cifra più alta di tutti i tempi: 109 milioni di euro, superando anche i 94 milioni per il trasferimento del 2009 di Cristiano Ronaldo in blanco. Secondo le indiscrezione fuoriuscite dal club di Madrid, il gallese firmerà un contratto da 8 milioni di euro netti a stagione. Durante la trattativa Perez ha provato in tutti i modi ad inserire il terzino portoghese Fabio Coentrao nell’offerta, ma il presidente del Tottenham, Daniel Levy è stato irremovibile chiedendo soltanto i 109 milioni. Alcune radio spagnole hanno riportato, che l’annuncio ufficiale dell’acquisto sarà dato nella giornata di oggi in occasione del torneo Bernabeu. In questo quadro di costi spaventosi per questi atleti e sceicchi miliardari, si affaccia la nuova regola imposta dalla Uefa del fair play finanziario. A tal proposito aveva parlato di sceicchi e soldi nel mondo del calcio, in una vecchia intervista a Radiosapienza, l’ex dirigente della Juventus Luciano Moggi: “Ormai questa è una realtà. Gli sceicchi vengono in Italia a governare una società di calcio per mantenerla e portarla a risultati importanti, ma per fare tutto questo devono investire. Il Manchester City è una squadra che ha speso tantissimo come lo United e Paris St Germain. Gli sceicchi vengono per spendere. E’ un controsenso parlare di fair play finanziario riferendoci a queste figure miliardarie”. Facendo attenzione ai dati della Serie A, potremmo facilmente notare che la Juventus, dopo vari anni di perdita, potrebbe riuscire a pareggiare il bilancio di fine anno, grazie al nuovo stadio di proprietà. La situazione peggiore è dell’Inter, che dopo anni di perdite spropositate, a dicembre chiuderà con un passivo di novanta milioni di euro. Questa può essere anche una risposta alla probabile cessione da parte di Massimo Moratti della società nerazzurra, al magnate asiatico Erick Thohir. Una società che nonostante la cessione all’americano James Pallotta, si trova ancora in forte passivo è la Roma. Il club capitolino secondo alcune stime, dovrebbe chiudere il 2013 con un negativo di sessanta milioni di euro. Per ora l’unico club che ha pagato sulla propria pelle la regola del fair play finanziario è il Malaga con l’esclusione immediata dall’Europe League. Ma sarà così con tutte le altre grandi d’Europa?