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IL PREMIER TURCO ERDOGAN ACCUSA ISRAELE DI PRATICARE IL TERRORISMO DI STATO

(RIVERFLASH) – Il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan ha accusato Israele di attuare “terrorismo di stato”, permettendo ai suoi aerei militari di volare sul cielo della Siria e perpetrando una violazione inaccettabile del diritto internazionale.

Nel suo intervento in presenza della stampa Erdogan ha affermato: “Tutti gli Stati che hanno trattato Israele come un bambino viziato dovrebbero aspettarsi che possa succedere qualcosa, in qualsiasi momento. Come ho detto più volte, Israele ha nella sua una mentalità il terrorismo di stato. In questo momento, non si sa cosa potrebbe fare e dove potrebbe farlo”

 

Recep Tayyip Erdogan, severo critico dello stato ebraico, ha parlato dopo  che Ehud Barak ministro israeliano della Difesa ha implicitamente confermato di aver messo in scena bombardamento del 30 gennaio sulla Siria, che aveva per obiettivo un complesso militare nei pressi di Damasco, nella zona di Jamraya, nord-ovest della capitale. Le immagini mandate in onda dalla televisione di stato siriana sabato 2 febbraio, mostrano vetture distrutte, insieme a camion e veicoli militari.

 

Secondo i funzionari degli Stati Uniti, l’attacco di mercoledì 30 gennaio ha colpito un convoglio di armi anti-aeree all’interno della Siria dirette verso i libanesi del gruppo Hezbollah, ma Israele non ha pubblicamente riconosciuto l’attacco aereo.

 

Il premier turco ha quindi affermato: “Non possiamo considerare una violazione dello spazio aereo come fatto accettabile. Ciò che Israele fa è completamente contro il diritto internazionale, va condannato senza attenuanti. Sono preoccupato che in futuro, in una situazione come questa, ogni singolo episodio possa scatenare reazioni incontrollate”.

 

Ehud Barak ha recentemente affermato che “gli Hezbollah del Libano e gli iraniani sono gli unici alleati rimasti ad Assad”.

In seguito alle osservazioni di Barak, il presidente siriano Bashar al-Assad ha accusato Israele di cercare di destabilizzare la Siria e ha dichiarato: “ Damasco è sempre stato in grado di affrontare minacce e aggressioni”.

Nel frattempo, i leader dell’opposizione siriana e i ribelli ritengono sia una prova dell’attuale debolezza e acquiescenza verso Israele di Assad non aver risposto all’attacco aereo.

 

I leader israeliani hanno più volte espresso il timore che se la Siria dovesse disintegrarsi, Assad potrebbe perdere il controllo delle armi chimiche in suo possesso.

Sabato sera, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che sta cercando di varare una nuova coalizione di governo, ha espresso la preoccupazione che le armi sottratte dai ribelli ad Assad possano essere ammassate vicino al confine con Isreale per tenere sotto minaccia le città e la popolazione civile.

AG.RF 04.02.2013[sociallinkz]

 

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