AG.RF.(redazione).04.03.2024
“riverflash” – Piu’ che un’ipotesi, sembra una certezza; con ogni probabilità, l’ospedale Umberto I, verrà trasferito nell’area di Pietralata, anche se la collocazione non è ancora certa. “I tecnici stanno individuando le aree, si sta facendo velocemente anche uno studio sulla viabilità che è importante, poi si parte con la fase operativa – ha spiegato il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca – quello che tengo però a dire, è che assolutamente non è alternativa al progetto dell’ospedale Tiburtino che si farà” . Per questa nuova operazione, la Regione ha ipotizzato un investimento da 500 milioni di euro, con i lavori per la realizzazione che dovrebbero durare circa quattro anni. Ma la delocalizzazione dell’ospedale preoccupa i sindacati che ancora non sono stati coinvolti nel dibattito. Si dicono “fortemente preoccupati” la Cgil, la Fp e lo Spi Rieti Roma Est Valle Aniene. I dubbi dei sindacati sono più di uno: “Il primo è sicuramente il costo per la realizzazione, anche se esiste già un progetto di ristrutturazione e riqualificazione con risorse già stanziate dai governi precedenti dell’attuale Policlinico”, Inoltre i sindacati sottolineano come nella zona di Pietralta, esiste già l’ospedale Sandro Pertini e ci si chiede se i due ospedali potranno integrarsi tra loro; un’altra preoccupazione è quella relativa al fatto che ci vorrà tempo per realizzare tutto ciò e c’è il rischio di abbandono e degrado dell’attuale Policlinico con il conseguente venir meno dell’assistenza sanitaria alla comunità”. E c’è anche il serio problema del personale : “Non vorremmo che tale iniziativa – scrivono i sindacati – determini il blocco delle stabilizzazioni del personale sanitario e le assunzioni previste dai concorsi Asl Roma 2 e del Policlinico Tor Vergata, oltre che la compromissione dei livelli occupazionali delle lavoratrici e dei lavoratori dell’indotto sanitario, il tutto favorendo ancora una volta esclusivamente il settore privato a discapito di quello pubblico”. Infine, l’ altra grande preoccupazione è il venir meno degli impegni della Regione Lazio nel confronti dell’attuale Policlinico Umberto I e cioè la necessità di far fronte alla grave carenza di personale e di risorse che rischia giorno dopo giorno di far collassare l’intera struttura e di conseguenza il servizio sanitario pubblico offerto, che vogliamo ricordare con orgoglio è punto di riferimento anche di altre regioni e che è tenuto in piedi con sempre più fatica dal senso di responsabilità, appartenenza e professionalità dei lavoratori e lavoratrici che ogni giorno tra mille difficoltà e turni massacranti, riescono a garantire il servizio sanitario pubblico”. Per tutti questi motivi, il Presidente Rocca intende convocare in tempi rapidi un tavolo di confronto. “Diversamente – avvertono le organizzazioni sindacali – metteremo in campo tutta la mobilitazione necessaria tesa a garantire il diritto alla dignità sanitaria che solo il servizio pubblico può e deve, per quanto ci riguarda, continuare a garantire”.
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