AG.RF 10.07.2014 (ore 19:07)
(riverflash) – Quando gli italiani imprecheranno perché Equitalia stringe loro il cappio al collo, potranno imprecare contro l’onorevole Marco Causi, eletto in Sicilia nelle liste PD, lo stesso partito di Matteo Renzi. Vi forniamo anche la foto di Causi per esorcizzare i vostri incubi con il viso di chi non vuole darvi pace.
Come un pupazzo che non cade mai, Equitalia resiste a ogni tentativo di chiusura. Il Parlamento aveva decretato la sua fine per dicembre 2011, annunciando che nel 2012 sarebbero spariti i cursori delle tasse di questa Agenzia Privata a cui l’allora ministro Tremonti delegò la riscossione dei tributi. A gennaio 2012 una proroga di 6 mesi, a giugno 2012 altri 6 mesi di vita. Di proroghe a botte di 6 mesi Equitalia non ha chiuso, nonostante le minacce di bombe e il suicidio di alcuni tartassati. A gennaio 2014 l’ultimo colpo di coda del moribondo governo Monti, il liquidatore dell’Italia per conto della Bundesbank, con proroga raddoppiata a un altro anno. Oggi la Camera dei Deputati ha bocciato la proposta di legge del gruppo M5S che prevedeva la abolizione di Equitalia, trasferendo all’Agenzia delle Entrate le funzioni di riscossione di tasse e crediti pubblici. Contro una proposta interamente soppressiva della richiesta di chiusura di Equitalia a prima firma del deputato Pd Marco Causi, hanno votato 271 deputati. Mentre 180 sono stati i contrari e 7 gli astenuti.
Con i costi di Equitalia il PD ha tolto dalle tasche di alcuni italiani gli 80 euro donati dal premier Renzi, alla maggior parte degli italiani, non compresi tra i beneficiari renziani, solo soldi in meno. Il problema sarebbe la perdita di posti di lavoro che sono voti per tenere in piedi l’attuale sistema politico da chi vuole rottamarlo.
Il MoVimento 5 Stelle ha reagito esprimendo la propria indignazione contro la maggioranza dei deputati in una nota a Montecitorio: “È chiaro che la maggioranza non vuole cambiare le cose pur essendo convinta che le cose siano da cambiare. Noi abbiamo presentato la proposta di legge per abolire Equitalia perché sappiamo che è innanzitutto un intervento di buonsenso. Ma il PD e i suoi alleati hanno rifiutato in toto la discussione solo perché la proposta arriva dal M5S. Costi di struttura esorbitanti, profitti sulle tasse degli italiani, corruzione interna, favori ai soliti noti, condizioni di riscossione spesso disumane con i deboli e altrettanto spesso morbide con i grandi evasori. Tutti sappiamo come funziona oggi Equitalia. Noi non abbiamo mai detto di aver scritto il Vangelo ed eravamo pronti a modifiche e migliorie di merito. Prendiamo atto che la maggioranza preferisce mantenere lo status quo in attesa di una riforma della riscossione che chissà quando arriverà. Prendiamo atto che gran parte del Parlamento prova sentimenti di amicizia (e gratitudine? ) per Equitalia. Noi diciamo ancora una volta basta a questo sistema di riscossione”.
Intanto Milano che dopo ben 14 anni di sodalizio con la società adibita dal governo alla riscossione delle imposte non versate, ha deciso di passare, dal prossimo primo ottobre, alla gestione diretta dei solleciti di pagamento e di tutte le operazioni prima demandate a Equitalia.
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