15 Mar 2013
IL PAPA POVERO CHE RIEMPIE IL CUORE DI SPERANZA
(riverflash) – L’avevamo capito subito di trovarci di fronte ad una persona “speciale”: ieri Papa Francesco ha fatto la sua prima apparizione andando nella chiesa di Santa Maria Maggiore a pregare e ringraziare la Madonna. Questa mattina dunque il Papa, così come già successo mercoledì sera, (quando dopo l’elezione ha abbandonato definitivamente la veste rossa da cardinale per indossare quella bianca da Pontefice), non ha voluto mettere la mantellina di velluto rosso bordata di ermellino e la croce d’oro, rispondendo al Maestro delle Celebrazioni liturgiche Monsignor Guido Marini. “questa la mette lei e non voglio nemmeno la croce d’oro, voglio tenere la mia di ferro” e ancora: “lasciate aperta la Chiesa di Santa Maria Maggiore perché voglio andare a pregare lì come un pellegrino qualsiasi”. Un Papa povero quindi, una persona semplice, umile che rifiuta tutti i “fastosi” ruoli legati all’immagine attraverso l’oro e i gioielli, un uomo come tutti noi, vicino alla gente e con la gente, che idealmente abbraccia tutti chiedendo di pregare per lui. Ma si era già capita la sua natura “semplice”: l’altra sera è tornato alla Casa Santa Marta nel pulmino utilizzato per la navetta con la Cappella Sistina insieme agli altri confratelli, anziché utilizzare la berlina d’ordinanza targata SCV1 (Stato della Città del Vaticano) che spetta al Pontefice romano perché così come era arrivato con tutti i cardinali, allo stesso modo è voluto tornare con loro: “non sono un indifeso, non mi servono le guardie”, ha dichiarato, dimostrando di rifiutare in pieno tutte le rigide misure di sicurezza. Il rapporto con i fedeli lo intende così: insieme alla gente, per essere avvicinato dalla gente e dare ad ognuno una parola di speranza. “Miserando atque eligendo” (guardare con misericordia e scegliere) è questo il suo motto, un motto che lo avvicina alla gente come nessuno ormai si aspettava più in, un mondo dove i valori sembrano ormai definitivamente perduti per lasciare il posto alla violenza, alla corruzione e alla mancanza di fede. Ma ora c’è Papa Francesco e il suo atteggiamento e le sue idee lo stanno avvicinando moltissimo a tutti noi che anche se forse non ne eravamo pienamente consapevoli, aspettavamo proprio questo momento: l’arrivo di un Papa umile in grado di restituire la speranza di un mondo migliore. E queste sono cose che fanno bene al cuore…
AG.RF. (MP) 15.03. 2013