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IL NAPOLI BATTE 3-0 IL CAGLIARI E FESTEGGIA LA COPPA ITALIA TIM CUP

mertens gol cagliaridi Martina Giaccari (AG.RF 06.05.2014)

(riverflash) – A soli 3 giorni di distanza dalla conquista della seconda Tim Cup dell’era De Laurentiis, contro un Cagliari già salvo, il Napoli accede, con matematica certezza, ai preliminari di Champions League. Una vittoria netta, 3-0, che porta dritta all’Europa che conta. Ma non è una serata di festeggiamenti al San Paolo, annullata la passerella e festa della Coppa, i pensieri e gli incoraggiamenti sono tutti per Ciro. Ciro Esposito, il tifoso del Napoli, ricoverato all’Ospedale Gemelli di Roma, che continua la sua lotta per vivere. Viste le premesse della giornata, con il daspo per Gennaro De Tommaso, detto Genny a carogna, e viste le direttive della procura che non sarebbero state tollerate magliette o scritte offensive, il pre partita è vissuto con allerta e paura di tensioni. E invece, invece lo Stadio reagisce come meglio non poteva: è il silenzio ad accompagnare lo svolgimento di Napoli-Cagliari. Un clima surreale, tutti consapevoli e uniti nel pensiero che ci sia ben poco da festeggiare. Formazione rimaneggiata rispetto alla finale di Coppa Italia, su tutti spicca l’assenza di Higuain e di Insigne, l’uomo della doppietta della finale. Al loro posto Benitez schiera Mertens e Pandev. Con una partita che già dall’avvio si preannuncia a senso unico, il macedone sarà grande protagonista. Gli azzurri dilagano in pochi minuti, Pandev prima si procura un rigore, realizzato da Mertens, e poi trova il gol su un’azione di Callejon. Termina il primo tempo 2-0, ma nella ripresa la musica non cambia. Ancora Pandev, con un’azione da manuale in area di rigore, salta il difensore e viene atterrato dal portiere, rosso per Silvestri e calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Hamsik, che ha così la possibilità di rompere il digiuno che dura dal 2 novembre scorso. Niente da fare, questo non è il suo anno, tiro potente e centrale che si stampa sulla traversa. Dopo qualche minuto ci pensa Dzemaili con un tap in vincente, dopo un’azione corale degli azzurri, a siglare il 3-0. A questo punto la partita non ha più niente da raccontare. Il pensiero torna a Ciro e al dramma che sta vivendo la sua famiglia, una cosa è certa, non si può morire per una partita!

 

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