IL MILAN CROLLA A SAN SIRO CON L’ATALANTA, DECIDE DENIS

di Daniele Giacinti (AG.RF. 18.01.2015)

(riverflash) – Il Milan perde l’Atalanta ed esce ridimensionato dal sogno Europa. Sblocca la gara nella prima frazione di gara il bomber argentino German Denis. I rossoneri non mostrano alcuna reazione buttando all’aria ben tre punti.

In questa domenica pomeriggio il campionato di Serie A si colora d’Europa. Il Milan deve assolutamente conquistare punti importanti per andarsi a prendere almeno l’Europa League. Però l’avversario è l’Atalanta, che è una squadra compatta e piena di motivazioni. I rossoneri scendono in campo con Lopez tra i pali. Difesa compatta con il duo Rami-Mexes. Centrocampo di qualità e quantità con il trio formato da Montolivo-De Jong-Bonaventura. In avanti attacco veloce con El Shaarawy-Menez-Cerci. La squadra ospite scende in campo con Sportiello in porta. Il centro della difesa è affidato a Biava-Stendardo. Centrocampo di sostanza con la coppia Cigarini-Carmona. In avanti Pinilla affianca il bomberone Denis.

Nella prima frazione di gara, l’Atalanta mostra tutta la sua maestria e bravura bloccando il Milan nella sua trequarti. Al 18′ di gioco arriva il primo squillo degli ospiti: Rami perde il bomber Denis, il quale si gira e dal limite dell’area prova il tiro a giro che scheggia la traversa prima di finire sul fondo. Alla mezzora, i nerazzurri si portano in vantaggio: durante una ripartenza Moralez serve Denis in profondità, il quale fa partire un destro preciso che batte l’estremo difensore rossonero Diego Lopez. Non è ancora finita, prima dell’intervallo ancora Atalanta in avanti con Cigarini, il quale prova la botta dalla distanza che fortunatamente per la squadra di casa si stampa solo sul palo. Nella ripresa i rossoneri provano l’assalto, ma i nerazzurri sono ben chiusi in difesa. Al 76′ si gioco ci prova El Sharaawy con una deviazione aerea, che però finisce a lato. I nervi saltano e Inzaghi viene espulso per proteste. Nel finale si fa vedere in avanti il nuovo entrato Niang, ma le sue azioni personali svaniscono nel nulla. Il Milan perde meritatamente una partita, senza mostrare alcuna reazione.