19 Mag 2013
IL “MAGGIOCIONDOLO” (Laburnum anagyroides) >>
(riverflash) – Il maggiociondolo è una pianta che possiede preziose proprietà medicinali, ma per la composizione dei suoi principi attivi va utilizzato con estrema cautela e attenzione generalmente infatti, non rientra nella comune medicina domestica ed i rimedi a base di questa pianta devono essere preparati con molta precisione.
Si raccomanda di non superare mai le dosi indicate per le varie patologie poiché il maggiociondolo è una pianta molto velenosa. Le sostanze tossiche contenute nei semi e nei fiori, possono provocare convulsioni, sintomi di avvelenamento e in alcuni casi anche la morte. Un tempo i formaggi con il latte delle capre dell’isola greca Kithnos erano molto apprezzati per l’aroma e la finezza del gusto dovuti, si diceva ai numerosi maggiociondoli dell’isola, dei quali pecore e capre sono assai golose.
Il maggiociondolo è un bellissimo arbusto appartenente alla famiglia delle Leguminose, è conosciuto comunemente anche con i nomi di “lamborno”, “cantamaggio”, “avorno” e “avornello”.
A scopo medicinale vengono impiegate esclusivamente le foglie essiccate e raramente i fiori ben essiccati. Svolge una potente azione come colagogo, efficace in caso di vescichette biliari, ingorghi e disturbi della cistifellea in generale, diminuzione delle secrezioni biliari è inoltre, un ottimo purgante e lassativo, indicato in caso di stitichezza e stipsi ostinata. Infine esercita anche un’azione ipertensiva in caso di pressione bassa ed è un buon antidepressivo.
Preparati a base di maggiociondolo si possono trovare nelle erboristerie e nelle farmacie fitoterapiche e ricordiamo che non bisogna superare le dosi indicate.
di Lauretta Franchini (AG.RF.19.05.2013)