16 Giu 2013
IL LILLE HA PRESENTATO RENÉ GIRARD, EX-ALLENATORE DEL MONTPELLIER CHE SOSTITUIRÀ RUDI GARCIA
(riverflash) – Il Lille ha presentato il successore di Rudi Garcia, che ha firmato un contratto biennale con la Roma. La prossima stagione sarà René Girard ad allenare il Lille e finora il suo nome è legato all’impresa riuscitagli nella stagione 2011/12, quando guidò il Montpellier, salito dalla Ligue 2 nel 2009, alla conquista del titolo francese. Girard, dal 2004 al 2008 è stato c.t. della Francia Under 21.
Il nuovo tecnico ritiene che i «Dogues» siano ancora competitivi al massimo livello in Francia, sebbene il club abbia intrapreso la politica dell’austerity economica e 3 o 4 giocatori potrebbero partire sul mercato estivo.
Girard, nato nel 1954 a Vauvert, nel sud della Francia, ha risposto alle domande nel corso della sua presentazione.
– In scadenza di contratto con il Montpellier ha espresso il desiderio di conoscere e lavorare nel calcio inglese e adesso la troviamo sulla panchina del Lille. Può raccontaci la sua scelta?
“È avvenuto tutto con estrema semplicità. Inizialmente, è vero che cercavo l’esperienza in Premier League, ma non ho mai escluso di restare in Francia. Da quando sono in scadenza di contratto, c’erano pochissimi posti di lavoro disponibili. Quando mi ha contattato il Lille, ho compreso subito che la proposta subito mi interessava. LOSC è uno dei migliori club francesi nelle strutture e nei piazzamenti ottenuti negli ultimi anni”.
– Per quanto riguarda la struttura del club, siamo d’accordo. Ma è ancora il caso di valutare ad alto livello i piazzamenti ottenuti dalla squadra?
“Rispondo affermativamente se valutiamo le ultime cinque o sei stagioni”.
– La differenza è che non avrà a disposizione lo stesso organico che c’era a Lille negli ultimi cinque o sei anni….
“Che la squadra possa essere ritoccata in alcuni ruoli può essere necessario. Ho firmato sapendo quello che potrà accadere: solo 3 o 4 giocatori lasceranno il Lille. Ma senza togliere qualità al gruppo che formerà la squadra della prossima stagione. Puntiamo a entrare nella top 5 della Ligue 1, dove non ci sono 5 squadre che possono definirsi top per i mezzi finanziari. Semmai è una top 2, non una top 5, ristretta a Paris St.Germain e Monaco”.
– Pensa sia più facile guidare il Lille, in questo contesto, con meno risorse finanziarie e con minori aspettative?
“Non mi piace ragionare in questi termini. Vengo qui per terminare il campionato nella più alta posizione di classifica possibile. Per questo motivo la pressione esterna è sempre la stessa”.
– Ritiene fondamentale che il LOSC Lille riesca a conquistarsi il diritto di giocare in una coppa europea per club nella stagione 2014/15?
“Disputare la Champions League è qualcosa di importante per tutti i club francesi. Il Lille ha dato prova di avere i mezzi necessari per conquistare un posto in Europa. Adesso, però, il presidente non ha mi messo pressione di centrare tale obiettivo. Le ambizioni vengono gradualmente, se si ottengono i risultati. Per cui, se il Monaco e il Paris St.Germain sono praticamente obbligati a finire la stagione 2013/13 ai primi due posti della Ligue 1, non ritengo sia negativo limitare gli obiettivi di partenza. Personalmente, penso che siamo in grado di giocare a calcio con altre caratteristiche, che cercheremo di mostrare”.
– Tra i supporters del Lille, il suo nome non è stato accolto con unanime soddisfazione. Che può dirci al riguardo?
“Non ho percepito gli umori della tifoseria e quelli all’interno della società. Ho sempre lavorato con le stesse quattro persone e con loro non c’è nessun problema. Per quanto riguarda i tifosi, voglio dire loro che ci ritroveremo nelle prossime settimane e avremo tempo per discutere. Il mio carattere? Questa domanda dimostra i limiti di alcune persone nel valutare di chi fa il proprio lavoro. Nonostante ciò lo chiedono spesso, ma trovo un po’ restrittivo parlare del mio carattere”.
– Oltre al carattere, c’è anche molta curiosità e attesa sul modo con cui giocherà il Lille …
“Ci sono sempre le aspettative. La gente vuole vedere lo spettacolo, il bel calcio. Non succede solo a Lille. Anche a Montpellier il pubblico voleva divertirsi allo stadio, non solo nell’anno del titolo di Ligue 1. Beh, io non ho intenzione di cambiare in una notte il modo di giocare del Lille. Cercheremo di essere positivi e il più attraenti possibile per i tifosi, che sono tra i migliori supporters di Francia, sia per la qualità che per la quantità. Il Lille si appresta nuovamente a vivere momenti di soddisfazione”.
ET AG.RF 16.06.2013