AG.RF.(MP).28.07.2016
“riverflash” – Grande, mitico, unico, inimitabile: non ci sono aggettivi per descrivere Sting, icona della musica rock, che ieri sera si è esibito all’Auditorium di Roma, facendo registrare (nemmeno a dirlo) il tutto esaurito. Sono accorsi in 3500 ad ascoltare questo meraviglioso 64enne artista, che sul palco, ha tirato fuori tutta la sua energia, incantando con la sua musica. Ieri sera dunque, il cantante ha aperto una nuova tranche di concerti europei del «Back to Bass Tour» che ormai va avanti da cinque anni. Giovedì sarà all’arena del Visarno di Firenze, venerdì ad Assago (Milano). All’inizio della serata, prima di lui, è salito sul palco suo figlio, Joe Sumner, suo figlio, 41 anni, cantautore cresciuto e ispirato da «Nevermind» dei Nirvana, un po’ distaccato musicalmente dalle canzoni del celebre papà. Il live romano è stato aperto dalla famosissima «Every Breath You Take» e successivamente una dietro l’altra, è stata la volta di «If I Ever Lose My Faith In You», «Mad About You» , e ancora «Driven To Tears», dei Police, per un altro salto indietro nel tempo. Ricorda di aver appena terminato un tour con l’amico Peter Gabriel. «Mi manca — ha detto —, voglio cantare una sua canzone». E ha subito cantato «Shock The Monkey». C’è stato anche spazio per «Selling England by the Pound» dei Genesis che introduce «Message in a Bottle», il brano accolto dai cori della folla. E sono stati anche riascoltati brani classici come «Roxanne», «Englishman in New York», «Fields of Gold». Tutto si è svolto in un’atmosfera di grande entusiasmo, con un pubblico “da stadio”, che ha accompagnato cantando e applaudendo, le indimenticabili canzoni di un artista per il quale sembra che il tempo si sia fermato.
Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..