IL GOVERNO APPROVA IL DECRETO DEL FARE: INSORGE IL MOVIMENTO 5STELLE

“riverflash” – Gli emendamenti erano troppi e non si trovava l’accordo, così l’esecutivo ha deciso di porre la fiducia sul decreto del Fare. Il movimento 5stelle si è scagliato contro la decisione accusandolo di “dittatura governativa”. Dunque la frenetica giornata di ieri, ha visto Dario Franceschini, ministro dei Rapporti con il Parlamento, spiegare il difficile percorso che attende il governo fino alla pausa estiva proprio a causa di un calendario fitto in cui occorrerà esaminare sei decreti, le leggi europee, il ddl di riforma costituzionale, i testi sul finanziamento pubblico ai partiti e sull’omofobia e “affrontare il voto su 800 emendamenti al dl Fare non consentirebbe di riuscire ad esaminare tutto in tempo”.  Alcuni dei numerosissimi emendamenti erano stati ridotti per “snellire” l’iter, anche il Movimento 5stelle aveva dimostrato la sua disponibilità, limitando alcuni emendamenti, chiedendo in cambio l’accettazione di 8 di essi come condizione per il ritiro degli altri. La proposta non è stata accettata e come al solito, Beppe Grillo si è “scatenato” parlando di dittatura; ora il movimento ha dichiarato che farà ostruzionismo: “avevamo presentato otto-nove punti qualificanti di modifica al decreto del Fare, punti che avrebbero migliorato un testo impresentabile; “evidentemente al governo, non interessa” e questo è il motivo per cui il movimento 5stelle ha deciso di dare battaglia. Intanto Enrico Letta “per tener calmi gli animi”, è intervenuto sul tema del finanziamento pubblico, dopo una serie di indiscrezioni su presunte spaccature nel Pd e nel Pdl: “In merito all’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, non faremo passi indietro perché il ddl che abbiamo presentato, rappresenta una buona riforma; il ddl dovrebbe essere approvato il 26 luglio.