IL GIUDICE TOMMASO MARVASI NELLA QUERELLE MEDIASET CONTRO YOUTUBE

AG.RF  05.03.2014 (ore 17:35)

(riverflash) – La proprietà intellettuale è materia in continua evoluzione da quando chiunque può pubblicare notizie e foto sul web. Diciamo chiunque perché sarebbe troppo difficile controllare l’intera rete mondiale. Cinema e case discografiche hanno visto crollare i loro incassi da quando il web offre gratis film e dischi.

Nel 2008 Mediaset portò in giudizio davanti al Tribunale di Roma il canale web Youtube chiedendo un risarcimento per la diffusione di migliaia di spezzoni delle proprie trasmissioni televisive. Una cifra inizialmente di 500 milioni di euro che si è raddoppiata nel corso del giudizio.  Un giudizio lungo oltre 5 anni e, quando la sentenza sembrava scontata a favore di Mediaset, il 14 febbraio scorso Tommaso Marvasi, presidente della 9ª sezione del Tribunale Civile di Roma, ha colto tutti di sorpresa, chiarendo che prima di pronunciarsi vuole capire bene i contorni della vicenda. Di preciso il magistrato vuole sapere se Mediaset ha segnalato a Youtube ogni volta il carattere illecito di ogni singolo video.

Tommaso Marvasi dal 2012 è Presidente Coordinatore del Tribunale delle Imprese-Sezione di Roma, competente a decidere su tutte le controversie in materia di proprietà industriale, diritti d’autore, diritto della concorrenza nonché di diritto societario e di contratti pubblici di appalto di lavori, servizi o forniture di rilevanza comunitaria. Una nomina fortemente voluta dall’allora ministro della Giustizia Paola Severino.

Calabrese di Siderno, ma romano di adozione,  Marvasi ha ricordato che la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha messo stringenti paletti alla possibilità di ritenere responsabile un provider dei contenuti pubblicati dagli utenti.

Una prudenza dettata dall’evolversi dei tempi e dalla conoscenza della giurisprudenza internazionale. In Spagna nel 2008 Telecinco, del Gruppo Mediaset, perse il giudizio con Youtube.