AG.RF 03.01.2016 (ore 12:55)
(riverflash) – Il giorno dell’Epifania chiude il periodo delle feste e a Montelepre, in provincia di Palermo, c’è la Sagra della Sfincia, dolce che ricorda la pizza fritta ma ha una forma a fiocco. Il nome ha origini arabe, derivando da “isfing” e nasce come dolce povero, visto che inizialmente l’impasto era solo di acqua e farina, ingredienti reperibili in ogni cucina. Per rendere dolce la sfincia vennero introttilo zucchero, poi il miele e successivamente la cannella. Il nome completo è sfincia di priescia, che significa di fretta, per la velocità con cui bisogna lavorare l’impasto affinché non si attacchi al fondo della pentola.
Una ricetta antica e semplice che con la sua bontà richiama ogni anno migliaia di visitatori in questo borgo siciliano, che dette i natali a Salvatore Giuliano, detto il «Bandito Giuliano». Al termine della seconda guerra mondiale aderì alla causa separatista in Sicilia e venne ucciso nel 1950 a Castelvetrano (Trapani), mentre tentava di imbarcarsi su un sommergibile americano e fuggire per gli USA, in quanto latitante e ricercato dai Carabinieri. Dal 2009 la Sagra della Sfincia parla americano. Infatti, in occasione dei festeggiamenti delle celebrazioni del 50° Anniversario del Club dei Carinesi d´America, gli organizzatori della Sagrahanno preparato il tradizionale dolce. Per Carinesi si intendono le persone originarie del territorio a ovest di Palermo, che comprende tra gli altri i comuni di Partinico, Carini, Cinisi e più a sud Montelepre che è raggiungibile da Palermo in bus e treno.
Durante la sagra vengono preparate anche altre varianti di sfincie, a base di riso, patate lesse e di zucca passate a setaccio; ingredienti utilizzati al posto della farina con lo stesso procedimento della ricetta tradizionale e adatte a chi è intollerante al glutine.
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