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IL “FLOP” DEL MOVIMENTO 5STELLE: ORA BEPPE GRILLO AMMETTE DI AVER SBAGLIATO

1370363680-grillo2[1]“riverflash” – L’incontrastato leader del Movimento 5Stelle, Beppe Grillo, fa autocritica e ammette, dopo gli ultimi recenti fatti, di aver sbagliato qualcosa. Dopo l’espulsione dal movimento di Adele Gambaro (65,8% dei voti favorevoli alla sua “uscita”), rea di aver criticato il leader del Movimento 5Stelle, anche la senatrice Paola De Pin ha deciso di andarsene esprimendo piena solidarietà alla Gambaro: “dopo una lunga e sofferta decisione, annuncio la mia uscita dal Movimento 5Stelle perché il processo fatto alla mia collega, mi ha lasciato una ferita profonda e mi riservo in futuro, di rassegnare le mie dimissioni anche da senatrice; il processo politico contro Adele Gambaro, ha fatto sì che ora  nessuno voglia esprimere il proprio disaccordo per paura delle conseguenze e ci sia autocensura dei parlamentari delM5S”. Nei giorni scorsi la senatrice era stata al centro di pressanti richieste di chiarimenti in merito ai suoi rimborsi elettorali da parte dell’esponente storico dei Cinque Stelle trevigiani Davide Borrelli. Una situazione pesante quindi quella che si è venuta a creare all’interno del movimento dove l’unica cosa chiara è che non c’è più coesione e si percepiscono continue spaccature interrne. Di chi la colpa? Beppe Grillo questa volta fa autocritica e parla dei suoi errori a cominciare dallo streaming, quegli incontri avuti “in diretta” per la formazione del nuovo Governo e l’uso della rete per la selezione dei candidati che tante critiche avevano attirato da parte degli altri partiti. Ma anche sulla scelta delle liste il leader del movimento 5stelle fa autocritica: “200 liste sono state eccessive, 50 delle quali in Sicilia… avremmo dovuto invece dedicarci ai capoluoghi; sicuramente abbiamo sbagliato qualcosa nella strategia di comunicazione, si è trattato di ingenuità, ma siamo un movimento giovane e dobbiamo crescere, abbiamo capito dove abbiamo sbagliato e non si ripeterà più”. Ecco quindi spiegato il motivo del flop: era partito bene Grillo, trascinando dietro di sé molte persone stanche della “vecchia” politica che hanno voluto dare fiducia a questa “nuova” figura che andava urlando la sua rabbia nelle piazze d’Italia ma poi…. La rabbia è diventata istigazione alla rivolta, i toni si sono fatti imperiosi e pesanti e gli insulti hanno preso il posto di una “pacata” contestazione. E la gente che l’ha votato si è stancata, dei modi, dei toni e della mancanza di proposte…. Alzare la voce può anche andar bene ma ora gli italiani non sono più disposti a tollerare, vogliono i fatti: non si può solo “sparare a zero” su tutto e tutti, come ad esempio accaduto nei riguardi del Presidente del Consiglio Enrico Letta, per fare poi marcia indietro e dire che si è comportato bene… ci vuole coerenza, la gente vuole questo….vuole discorsi chiari e costruttivi per far uscire questo Paese dalla profonda crisi economica in cui si trova… e i fatti dimostrano che questa non sembra certo essere la strada giusta….

 

AG.RF. (MP) 22.06.2013

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