22 Lug 2013
IL FESTIVAL DEL CINEMA DI LOCARNO COMPIE 66 ANNI!
(riverflash) – Ebbene sì, sono ben 66 anni che a Locarno (Svizzera), si tiene il Festiva del Cinema per il “Pardo d’Oro”, quest’anno dal 7 al 17 agosto.
Lungo i suoi 66 anni di storia, il Festival del film Locarno ha saputo conquistarsi un posto unico nel panorama delle grandi manifestazioni cinematografiche. Ogni anno, ad agosto, la cittadina svizzero-italiana di Locarno, situata nel cuore dell’Europa, diventa per undici giorni la capitale mondiale del cinema d’autore. Migliaia di amanti e professionisti della settima arte si danno appuntamento qui per fare nuove scoperte e condividere una passione per il cinema in tutte le sue poliedriche espressioni.
Locarno offre una programmazione di qualità, ricca, eclettica, sorprendente, dove talenti emergenti camminano fianco a fianco con ospiti di prestigio. Ma è il pubblico la vera anima del Festival, come mostrano le celebri proiezioni in Piazza Grande che ogni sera accoglie nel suo magico scenario una platea di 8.000 spettatori.
Geograficamente situato al crocevia di tre grandi culture europee (italiana, tedesca e francese), con il suo vasto pubblico multiculturale, il Festival del film Locarno rappresenta un trampolino di lancio unico per nuovi film provenienti da tutte le parti del mondo.
Appuntamento irrinunciabile per i professionisti del settore e tappa fondamentale nel calendario dei festival, Locarno rappresenta uno spazio d’incontro molto prezioso, un’occasione per scovare i talenti di domani da un’avvincente selezione di prime mondiali, ed esplorare le nuove tendenze del cinema contemporaneo.
La prima edizione del Festival venne inaugurata il 23 agosto 1946 con la proiezione del film “O sole mio“ di Giacomo Gentilomo nel parco inclinato del Grand Hotel. Il festival fu organizzato in meno di tre mesi, a seguito di un referendum locale a Lugano il 2 giugno 1946, il quale aveva sancito il diniego popolare alla costruzione di un anfiteatro che potesse ospitare le proiezioni della rassegna internazionale del film, che si era svolta nel biennio 1944-1945 su iniziativa di Raimondo Rezzonico, il quale divenne il presidente del festival stesso dal 1981 al 1999.
I film in programma erano quindici. Quattro erano gli italiani, tra cui “Roma città aperta“ di Roberto Rossellini, premiato nella terza edizione del festival per “Germania anno zero“, terzo ed ultimo atto della sua “trilogia della guerra”. La presenza numericamente più importante è quella statunitense con sei pellicole, di cui tre girate durante la guerra: “Bernadette“ diHenry King (1943), “La fiamma del peccato“ di Billy Wilder (1944) e “Dieci piccoli indiani“ di René Clair (1945), il quale venne premiato. Clair vinse anche l’anno seguente con “Il silenzio è d’oro“.
Quest’anno il Concorso Internazionale propone 20 opere (di cui 18 in anteprima mondiale) che verranno valutate da una giuria capitanata dal regista filippino Lav Diaz (tra i giurati anche la francese Valérie Donzelli e il greco Yorgos Lanthimos). Il Festival di Locarno ricorda George Cukor e celebra Werner Herzog, al quale andrà il “Pardo d’Onore” (la cerimonia avrà luogo venerdì 16 agosto in Piazza Grande), grande maestro tedesco di cui sono previsti in cartellone alcuni tra i lavori più importanti della sua carriera (da “Anche i nani hanno cominciato da piccoli” del 1970 al recentissimo progetto “Death Row”).
Particolarmente attesi i nuovi lavori del romeno Corneliu Porumboiu («When Evening Falls on Bucharest or Metabolism»), del brasiliano Júlio Bressane («Sentimental Education»), dello spagnolo Albert Serra («Story of My Death»), del sudcoreano Hong Sang-soo («Our Sunhi») e dei giapponesi Kiyoshi Kurosawa («Real») e Shinji Aoyama (« di Andrea Chimento – Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/ieHFW).
Non ci resta che continuare ad augurare a questo grande evento culturale uno splendido futuro, da parte di tutti noi “pazzi per il cinema”!
Andrea “lobo” Cesari”-(AG-RF) 22.07.2013