AG.RF 04.12.2020
(riverflash) – La Corte di Giustizia europea ha stabilito che il cannabidiolo (CBD), metabolita della Cannabis, non è una sostanza psicotropa, cioè non è una droga. Non crea assuefazione, non stimola la coazione a ripetere e risulta particolarmente indicata nella cura di determinate patologie, come stimolare la guarigione da immunodeficienze. Il CBD risulta particolarmente efficace anche per contrastare forme di ansia e di stress, insonnia e depressione grazie ai suoi effetti antipsicotici e calmanti. Uno dei principali effetti collaterali è ad esempio la sonnolenza: è consigliabile perciò non mettersi mai alla guida dopo l’assunzione di cannabidiolo. L’uso prolungato di CBD può provocare una sorta di pigrizia costante che inibisce dal portare avanti progetti ed essere attivi nella vita.
Il THC, invece, è una sostanza psicoattiva che altera la mente e provoca euforia, aumento dell’appetito, rilassamento e perdita della percezione spazio-temporale.
Per assumere il CBD ci sono diverse soluzioni, come birre e tisane, non solo lo spinello. Dal momento che l’ONU ha tolto il cannabidiolo dall’elenco delle sostanze dannose, perché impedirne la libera circolazione. Anche se la sostanza fosse vietata, ciò non fermerebbe i ragazzi che sanno dove reperirla facilmente. Fermerebbe, invece, i guadagni degli spacciatori, levando proventi alla malavita. A Pescara non si trovano braccianti per la raccolta di canapa, che potrebbe sbaragliare lo spaccio clandestino se immessa sul mercato. Lo scorso 26 giugno 16 parlamentari hanno chiesto un tavolo per affrontare l’argomento con il ministro della salute Speranza, ma l’emergenza Covid-19 lascia poco spazio a discussioni. Tra i parlamentari Caterina Licatini (M5S) che ha dichiarato di coltivare piantine di cannabis a casa.
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