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IL BATTITO DELLA FARFALLA: Se tocchi un fiore disturbi una stella

battito farfalladi Francesco Angellotti (AG.RF 30.05.2015) ore 17:14

(riverflash) – L’acqua della pentola sta arrivando ad ebollizione, cerchiamo di essere freddi e coerenti, onde non farci succhiare dal corso della Storia, come la Società ha sempre indirizzato nello svolgimento temporale.

   Lo spunto di cui sto parlando, non poteva venire che dall’ ambiente culturale, che è sempre stata l’avanguardia ideologica di qualsiasi reazione creativa. Devo ammettere che il retroterra che ha formato l’associazione culturale Polvere di Stelle è radicalmente diverso nell’impostazione ed il bagaglio dal quale estrapolo io la mia ideologia, che presume un cambiamento; ma questo non vuol dire niente, è solo un arricchimento, che tende a far sperare se ne aggiungano anche altri: di diverso ambiente, anche d’eclettica formazione. Perché non è nella chiusura entro certi Dogmi che si deve intravedere la Giustizia, ma è importante l’arricchimento e la dinamica della dialettica, che porta ad una situazione Attuale e Creativa, essenzialmente svolgendo uno spirito da Uomo.

   Senza star tanto a buttarla sull’Aspirazione di ritornare aderenti alla Razza Umana, racconteremo del concerto «Il Battito della Farfalla» che si è svolto sabato 30 al teatro Secci, nella città di Terni in cui, da nuovi ospiti, ci troviamo benissimo perché crediamo si stia creando, a vari livelli, il giusto ambiente per reagire alla Crisi incombente, che a Terni è particolarmente grave.

   Mi trovo parzialmente d’accordo con il sottotitolo suggerito: “La sacra unità” dell’Universo secondo noi e la Beat Generation”. Ora, per quanto mai aderenti al movimento, so bene cos’è la Beat Generation, ho letto diversi libri  d’esponenti della corrente. Sono d’accordo anche i membri ascoltati ieri sera nel concetto che, come detto dal palco, con una Rivoluzione radicale nell’Impostazione e nei Valori Esistenziali, dopo 60 anni niente è cambiato. Questo io credo sia avvenuto per il solito processo d’integrazione attuato dalla Società, che si veste dei suoi contrari appiattendo il loro valore: il discorso già lo abbiamo fatto e non stiamo a ripetere storielline che saranno già passate al vaglio di chi si sofferma a leggere i miei articoletti. Però, il problema che noi crediamo evidente, è quello che è importante studiare ed arricchirsi del bagaglio che ha portato verso l’Innovazione con i contenuti sostenuti dalla Beat Generation; ma bisogna saperla anche criticare, perché ha offerto il fianco ad un’estremizzazione ideologica e comportamentale che bisogna riuscire a contenere. E’ importante andare Avanti, e non fermarsi a quel che di Bello non è stato, ma sviluppare una dialettica nuova e moderna. Facile è mostrarsi “laudatores temporis acti”, atteggiamento retorico e tradizionalista. Vediamo, però, alla luce di quel che si è maturato, come poter proseguire nella dinamica progressista.

   Mi rivolgo a tutto il cast, che ha cercato con il pubblico uno scambio diretto, non impostando il discorso “noi qua a suonare, voi là ad applaudire”; anche questo è un problema di cui già abbiamo parlato, gli interpreti s’esibivano con i presenti e risultava una partecipazione collettiva, almeno per chi gli piace partecipare simili eventi.

   Allora, l’elenco è lungo ma importante il discorso personale, che non si può disgregare nel Collettivo ma s’esalta nella Comunità:

   Cantautori ed Autori: Jean Marie Ferry, Fabbrizio Lucchini, Giacomo Lucci, Carlo Ruggero, Jacqueline Maria Ferry (alla quale viene perdonata la partecipazione a San Remo, manifestazione nella quale si può portare testimonianza ad un pubblico numeroso, anche se non capisce niente; ma proprio per indurlo a comprendere certe realtà, che vengono tenute oscurate).

   Musicisti: Fabio Battistoni, Alberto Crescitelli, Alessandro Firmani, Michele Pica, Patrizio Porri, Nama Bassoum

   Attori e Voci: Eleonora Capuozzo, Mariolina Masullo, Vincenzo Policreti, Carlo Ruggero, Morena Sacco, Raffaella Vartolo,

   Coreografie: Federica Galdi, Francesca Sahar

   Proiezione opere pittoriche di Mario Napoletti

   Soggetto, ideazione e collaborazione di Simona Montesi.

   Avete mai letto questi nomi nelle locandine che scorrono alla televisione? Non credo; se un giorno dovesse avvenire, sarà da considerare che anche questo movimento, che affonda le radici sull’Ecologismo e sulla Purezza della Natura, sarà superato.

   Ma ora No! E’ questo il discorso, l’unico discorso, che è importante sviluppare, per recuperare la nostra Umanità, per scoprire che siamo individui, che dobbiamo portare quel che la nostra Anima ci ispira all’esame ed all’arricchimento di tutto il Mondo.

   Concludiamo, quindi, con la frase che è stata messa alla fine della locandina dello spettacolo, sperando qualcuno capisca qualcosa:

   “Stasera desideriamo stimolare una riflessione.

    Un crogiuolo di Artisti ribolle su questo palco esalando Emozioni”

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