26 Giu 2013
Il BALLO E LA DANZA NELLA PARIGI DELLA BELLE EPOQUE >>
(riverflash) – Nella Belle Epoque, gli impressionisti fiorirono nei primi vent’anni dell’epoca, proprio nel momento in cui Parigi è la capitale della danza, dell’Opéra e del ballo in generale. Il ballo è dappertutto, di giorno e di notte, nei locali e nelle piazze, nei saloni dell’Hotél partculier come nei cortili della periferia. Balli da Guermantes, balli da Verdurin, balli da grisettes e da campagnoli. Balli che diventano spettacolo, balli sulla corda, sulle assi del palcoscenico, balli segreti, balli ufficiali all’Eliseo per il corpo diplomatico, balli e basta!
Immersi in questa affascinante atmosfera di festa tutto l’anno, gli artisti impressionisti saranno i più straordinari interpreti e cantori di questa Parigi danzante, capaci di far vedere e distinguere il ritmo lento e quello veloce, la grazi a e la forza del movimento, l’arresto improvviso, il volo e la parabola. Fenomenali nel rendere alla perfezione il modo in cui la stoffa del vestito si avvolge nella rapidità del gesto, l’istante in cui il corpo sembra volteggiare nell’aria e sfuggire alla forza di gravità, senza più avere un baricentro. Tra i tanti validi artisti si segnalano: Edgar Degas con la sua Etoile (1876-78) , con la sua prima ballerina che brilla sola nel ventaglio degli altri artisti; Pierre Auguste Renoir con suo “Un ballo in campagna” del 1883 ed “Un ballo in città” dello stesso anno ed infine Henri de Toulouse-Lautrec con la sua Loie Fuller del 1893, un vero e proprio capolavoro di dinamismo con il corpo della danzatrice che si dissolve in un movimento elicoidale a formare un mulinello di luce.
di Lauretta Franchini (AG.RF.26.06.2013)