AG.RF.(MP).19.11.2014
“riverflash” – A dimettersi non ci pensa proprio. Il sindaco Ignazio Marino, nonostante le proteste contro di lui, arrivate da più parti “te ne devi andare” e persino dal suo stesso partito, non intende affatto mollare la presa e ora fa anche la vittima: “Ho pagato le multe anche se non dovevo, ma vado avanti”, ha dichiarato dopo aver chiesto scusa per l’auto in divieto di sosta. E così ha definitivamente messo a tacere le voci che lo volevano dimissionario e anche la possibilità di nuove elezioni: nulla da fare il primo cittadino di Roma, rimarrà fino alla fine della legislatura. “Sono stati commessi errori da parte degli uffici competenti, nel seguire la procedura riguardo alle multe dal pagare e tali errori sono ricaduti solo su di me”, si è giustificato, polemizzando anche sul fatto che “c’è stato un clamore eccessivo intorno a tutta la vicenda. “Non ho pagato alla cassa ufficio contravvenzioni – ha spiegato – perché non poteva ricevere il pagamento, visto che le multe erano annullate ma all’ufficio postale, con semplici bollettini che ho compilato per un totale di 1.021,52 euro, che almeno ritroveremo nelle casse del Comune in vista dell’assestamento di bilancio”. Egli ha anche spiegato che gli sono stati sottoposti documenti che gli uffici ritenevano prova di una manomissione informatica e li ha subito presentati agli organi inquirenti per una loro valutazione. “Si è gridato allo scandalo, ma intanto le autorità competenti stanno indagando e attendo, come dovremmo fare tutti prima di giungere a frettolose conclusioni che facciano il proprio lavoro”. Dunque Marino si sente ora “vittima” di una situazione: “è assurdo che io sia vittima della stessa amministrazione che guido”, mentre fuori dal Campidoglio, continua la protesta di tutti coloro che chiedono a gran voce le sue dimissioni.
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